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Calcio Serie C

Gubbio-Rimini 0-1, Troise: "I ragazzi sono stati eccezionali"

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di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 6 minuti
mar 7 mag 2024 22:41 ~ ultimo agg. 8 mag 19:18
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Le dichiarazioni al termine di Gubbio-Rimini 0-1, primo turno dei play off di Serie C girone B (leggi notizia), con i biancorossi che staccano il pass per il secondo turno, nel quale affronteranno (sabato 11 maggio) il Perugia in trasferta.

Emanuele Troise, allenatore del Rimini F.C.: “Il risultato è quello che è venuto fuori da una partita secondo me importante da parte dei ragazzi. È chiaro che sul discorso di un risultato giusto viene da pensare alla traversa del Gubbio pronti via, però poi nel computo di quella che secondo me è stata l’interpretazione, anche per il discorso di avere un solo risultato, di avere quella capacità, come dicevo ieri, di rallentare, accelerare, soffrire per qualche minuto piuttosto che pungere quando si è potuto, l’hanno interpretata alla grande i ragazzi, quindi è stata una bella serata, nella quale ancora una volta questa squadra ha dimostrato che nel momento in cui c’è una partita da dentro o fuori sa tirare fuori tutto il suo potenziale. Onore e merito anche a una squadra forte come il Gubbio”.

Secondo lei la svolta della partita è arrivata con l’inserimento di altri tre attaccanti oppure aveva già visto qualcosa nel centrocampo del Gubbio che cominciava a non funzionare? “Abbiamo preparato più partite, sapevamo che doveva essere una partita con un approccio di un certo tipo, cercando di tenerla in equilibrio. È successo tutto quello che abbiamo provato. Per i cambi l’abbiamo chiamata la partita del tutto per tutto perché con un quarto d’ora alla fine più recupero… e alla fine ha pagato. Al di là che poi ci sono gli episodi, ci sono le situazioni che vanno a sbloccare il risultato, sono emersi una forza ed uno spirito di gruppo importanti. E io mi riferisco anche a chi non è entrato, perché oggi mi dispiace non aver utilizzato Delcarro e altri giocatori che avevo in panchina, ma li ho visti subito sintonizzati su quello che doveva essere uno spirito giusto per cominciare un altro campionato. E quindi adesso dobbiamo rimanere con questa energia, perché ci aspetta un altro colosso come il Perugia da superare nella stessa tipologia di gara, e quindi abbiamo pochissimo tempo per festeggiare e già dobbiamo da domani recuperare le energie e andare avanti”.

Qual è stata la svolta della partita? “Si è incastrato tutto nel modo giusto, dall’approccio, da un pizzico di fortuna sulla traversa del Gubbio, a cui va dato onore e merito per il campionato che ha fatto e per il potenziale che ha. Poi chi è entrato è riuscito a tenere alta la performance. Credo che nel secondo tempo abbiamo guadagnato anche campo nella gestione palla rispetto al primo nel quale, sapevamo, avremmo potuto soffrire un po’ di più sulle loro aggressioni, siamo stati un po’ più puliti, siamo riusciti a girare la palla più velocemente, e questo alla fine ha pagato. L’altra soddisfazione: prima della partita dicevo ai ragazzi, per entrare nell’ottica di quelle che devono essere le consapevolezze, che nella nostra gestione siamo arrivati a Gubbio che per punti fatti eravamo due punti sopra, con la sconfitta dell’ultima partita ci ha superato di un punto e oggi con la vittoria abbiamo confermato il merito di quello che è stato un percorso di una squadra che è partita ultima ed è venuta a giocare qui con grande personalità”.

Primo gol di Cernigoi in questa stagione. “Sono felice per il ragazzo. È fuor di dubbio che ha avuto una stagione complicata per tanti motivi. È partito bene nella mia gestione, perché al di là del gol, nella prima parte ha dato una grande mano alla squadra, questo gol non arrivava per tutto il campionato, poi ovviamente a livello psicologico si entra in quel loop, in quella difficoltà, e sono calate anche le prestazioni. Ma, come dico sempre, bisogna insistere nella fiducia e nel credere nelle potenzialità di un ragazzo che non è mai stato un bomber con tanti gol, ma ovunque è andato è riuscito sempre a farne 4-5-6-7. È arrivato nel momento giusto e sono contento per la squadra, che lo ha elogiato in tutto il post gara nello spogliatoio”.

Oggi si è visto un Rimini con un atteggiamento diverso da quello dell’ultima di campionato. “L’atteggiamento e anche la proposta. Il Gubbio nella seconda parte del campionato, dalla partita d’andata, ha cambiato pelle: è diventata una squadra qualitativa, una squadra aggressiva, una squadra difficile da scardinare. E nell’ultima gara di campionato non ha fatto altro che confermare questa sua attitudine. Noi inevitabilmente per portare a casa una vittoria su un campo così difficile, contro una squadra così difficile, dovevamo cambiare registro rispetto all’ultima e in tutte le componenti i ragazzi sono stati eccezionali”.

Play off: Gubbio-Rimini 0-1, il dopogara

Piero Braglia, allenatore dell’A.S. Gubbio 1910: “Abbiamo fatto un primo tempo ottimo, sulla falsariga dell’ultima di campionato, poi onestamente siamo un po’ calati. Però abbiamo fatto degli errori e li paghi: nel gol preso abbiamo fatto degli errori. Purtroppo doveva andare così. Il Rimini ha fatto la partita che aveva preparato, l’hanno tenuta in equilibrio, gli è andata bene nel primo tempo che non abbiamo fatto gol, e nel secondo tempo ammassando attaccanti se non lo fai poi lo pigli. Dispiace, c’è poco da fare”.

Sui cambi degli attaccanti. “Di Massimo ha chiesto il cambio perché non ce la faceva più. Udoh l’ho levato io. Abbiamo cercato di conservare quello che avevamo e forse lo sbaglio può essere stato anche quello”.

Il punto debole del Gubbio quest’anno è stato il portiere? “Io sono abituato a vedere la realtà, che ha detto che si vince e si perde tutti insieme. Di solito le prendo io le colpe, figuriamoci se vado a individuare un colpevole stasera. Credo non sia giusto cercare colpevoli dopo una sconfitta del genere”.

Il futuro di mister Braglia è a Gubbio? “Poi vedremo, io non lo so. Devo parlare con Notari. Non è che il calcio a Gubbio finisce se Braglia se ne va o se Braglia rimane. Il calcio ha una società forte perché Notari ha forza economica, il Gubbio continuerà a fare i suoi campionati. Dopo aver parlato con Notari saprò se continuo il percorso o vado a casa. Ho un altro anno, ma non sono mai stato attaccato a queste cose. Se decido di non restare faremo una rescissione e me ne andrò a casa. Non sono mai stato a rubare soldi a nessuno e non inizio ora. Bisogna capire tante cose, poi uno prende le sue decisioni”.

Il ricordo più bello di questa stagione? “Il ricordo più bello di questa stagione è stato tutto l’anno. Noi in questi due anni siamo sempre arrivati quinti, non è che dobbiamo buttare tutto per un gol preso a sei minuti dalla fine. Quello che hai fatto nei due anni rimane, penso sia una soddisfazione per la società e per i tifosi”.

Se potesse rigiocarla la giocherebbe allo stesso modo? “L’unica cosa è che se vai in vantaggio, come saresti dovuto andare nel primo tempo, la partita finisce. Il problema è che poi nell’equilibrio qualcuno di noi ha fatto più fatica a capire la gara. Ci sta, come ci sta vedere piangere Mercati dopo aver dato tanto. Il calcio è questo, oggi ci ha tolto, altre volte ci ha dato”.

Il fatto di passare a tre in difesa è stato per contrastare i cinque attaccanti schierati nel finale da Troise? “Se non facciamo un errore noi, su quel taglio si va a prendere, non si va via. I se e i ma te li porti via con il vento”.

Simone Colombi, portiere del Rimini F.C.: “Siamo stati bravi perché non era affatto semplice venire qua e vincere contro una squadra forte, che ci era davanti in campionato e c’è stata avanti per tutto il campionato. Venivamo da una sconfitta per 4-0 qua, ma siamo stati bravi a gestire la partita nei 90 minuti, sapevamo di dover mantenere l’equilibrio, con il passare dei minuti alzare il ritmo”.

Qual è stata la parata più difficile tra quella del 14′ su Mercati e quella del 32′ sul colpo di testa di Udoh? “Due parate belle e importanti ai fini del risultato, diverse, tutte e due avevano un quoziente di difficoltà elevato. Forse la prima perché è passata in mezzo ad un paio di persone, ma l’ho vista partire e l’ho deviata sulla traversa con la punta delle dita”.

Il Gubbio aveva più pressione del Rimini in questa gara perché aveva più da perdere? “Sono d’accordo in parte perché è vero che il Gubbio aveva più pressione di noi con il passare dei minuti però alla fine anche noi avevamo da perdere perché sapevamo che se avessimo preso gol subito la partita sarebbe stata in salita. È stata preparata molto bene la partita dal mister e siamo stati bravi noi giocatori a tenere botte e a pungere quando dovevamo pungere. Sabato andremo a Perugia, contro un avversario forte, sappiamo che dovremo fare la nostra. Sono partite complicate anche per noi che abbiamo un risultato su tre”.

Avete tre gironi per preparare la prossima sfida da dentro o fuori, con tante energie fisiche e mentali spese stasera. “Giocando ogni tre giorni è così. Adesso dobbiamo recuperare bene le energie e preparare bene la partita di sabato”.

Iacopo Cernigoi, attaccante del Rimini F.C., autore del gol qualificazione. “L’emozione è indescrivibile, il mio gol è stato la ciliegina sulla torta di un’ottima prestazione di squadra”.

Un gol che cancella tutte le amarezze di una stagione difficile? “Tutti i problemi che ci sono stati, dà tanto morale sia a me che alla squadra per proseguire il nostro cammino in questo nuovo campionato. Adesso dobbiamo pensare subito alla prossima partita”.

Subito dopo il gol ha aspettato a festeggiare. “Con il fatto che c’era il VAR ho aspettato ad esultare, ho visto che la bandierina era bassa ma ho aspettato perché non si sa mai”.

Era il secondo pallone toccato. Il Rimini ha iniziato la sua scalata? “È una scalata, sicuramente il livello si alzerà. Però noi ci faremo trovare pronti. Fisicamente stiamo bene, lo abbiamo dimostrato per tutto il campionato, con alti e bassi dettati da dettagli. Mentalmente dopo questa vittoria anche. Quindi secondo me siamo pronti”.