Scontro frontale nel marchigiano. Perde la vita la professoressa Diana Sorini

Un tragico incidente nel primo pomeriggio di martedì è costato la vita alla professoressa Diana Sorini, insegnante al liceo Volta Fellini di Riccione. L’auto della donna, 65 anni, si è scontrata frontalmente con un camion guidato da un 36enne lungo la strada nazionale che da Pesaro porta a Urbino, tra le località Cappone e Capponello di Vallefoglia. Un impatto violento che ha trascinato il veicolo per svariati metri. L’auto ha poi preso fuoco e l’intervento di alcuni residenti con l’estintore a nulla è servito. Immediato l’arrivo anche di polizia locale e vigili del fuoco ma per la  professoressa, originaria di Urbino, non c’è stato nulla da fare. Dai primi accertamenti sembra che sia stata l’auto ad invadere la corsia opposta all’altezza di una semicurva. Impossibile per l’autista del camion evitare l’impatto. Diana Sorini faceva quotidianamente il tragitto da Urbino a Riccione e viceversa per recarsi ad insegnare.

Ad esprimere il cordoglio per la morte della professoressa è l’amministrazione comunale riccionese che si unisce al profondo dolore della famiglia, dei colleghi, del personale e degli studenti del liceo Volta-Fellini in cui la professoressa Sorini dedicava il suo impegno e la sua professionalità nella formazione e nell’educazione delle nuove generazioni. “Tutta l’amministrazione comunale di Riccione si stringe attorno ai familiari della professoressa Diana Sorini, dei colleghi del Volta-Fellini e dei suoi ragazzi che hanno perso un’insegnante competente e appassionata”, dice la vicesindaca del Comune di Riccione Sandra Villa che questa mattina ha espresso il cordoglio dell’amministrazione anche direttamente al dirigente scolastico Paride Principi. Lo scorso ottobre la professoressa Sorini aveva coordinato, in collaborazione con il Comune, il progetto artistico degli studenti del liceo Volta-Fellini per il finissage della mostra “Una vita contro la mafia” che a Riccione era arrivata in occasione del tour itinerante nei comuni della provincia proposto dall’Osservatorio sulla criminalità organizzata della Provincia di Rimini, nell’ambito delle iniziative volte a ricordare le numerose vittime di mafia a 30 anni dalla strage di Capaci e Via D’Amelio.