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processo di primo grado

Manufatti abusivi, condannato l'ex presidente del tiro a segno di Santarcangelo

In foto: il tiro a segno di Santarcangelo dall'alto
il tiro a segno di Santarcangelo dall'alto
di Lamberto Abbati   
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lun 8 apr 2024 18:01 ~ ultimo agg. 9 apr 11:06
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Nel marzo del 2023, dopo 22 anni da presidente pro-tempore della sezione di Tiro a Segno nazionale di Santarcangelo, aveva rassegnato le dimissioni così da potersi difendere al meglio dalle accuse mosse dalla Procura di Rimini nei suoi confronti. Venerdì scorso il tribunale monocratico di Rimini l’ha condannato in primo grado a un anno di reclusione per “aver consentito l’utilizzazione e per aver utilizzato alcuni manufatti del tiro a segno, situato in via Uso, privi dei necessari certificati di collaudo”. Pena sospesa subordinata alla rimozione, a spese dell’imputato, entro tre mesi dal passaggio in giudicato della sentenza.

Nel mirino della Procura di Rimini era finito il graduale e progressivo ampliamento del tiro a segno, avvenuto con la costruzione di manufatti privi di collaudo a ridosso del fiume Uso. L’imputato, quindi, un 67enne originario di Savignano sul Rubicone, in qualità all’epoca di presidente pro-tempore, ne avrebbe colpevolmente consentito l’utilizzo.

“Da 7 anni sono finito in un tritacarne – ci ha spiegato l’ex presidente al telefono preferendo però non commentare la condanna -. In Italia i processi sai quando iniziano ma non sai quando e come finiscono. Sono stato assolto per 7 capi d’imputazione su 10 e per quanto riguarda la condanna sicuramente attraverso i miei avvocati proporrò Appello”.