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Incontro mercoledì 17 aprile 20.30

Il gioco d'azzardo: l'impatto devastante, cosa fare per proteggersi

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di Stefano Rossini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 16 apr 2024 09:24 ~ ultimo agg. 18 apr 09:57
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Che cosa succede quando il gioco perde la sua componente di spontaneità, di condivisione e di divertimento? Il Gioco d’azzardo è un fenomeno sociale e culturale dagli impatti devastanti sul tessuto sociale ed economico, ma anche nelle persone dalle forti implicazione nelle relazioni e negli affetti. Un fenomeno così complesso del quale ancora si tarda a comprendere la portata presente e futura.

Cosa fare e come proteggersi e proteggere i nostri cari sono alcune delle risposte che cercheranno di darvi mercoledì 17 aprile Marco Dotti, giornalista e docente presso l’Università di Pavia e a Chiara Pracucci, psicologa e psicoterapeuta. L’incontro a ingresso gratuito si terrà alle 20.30 presso la Sala Manzoni della Diocesi di Rimini, in Via IV Novembre 37.

L’incontro rientra nel calendario del Progetto “Quando il gioco non è un gioco”, organizzato dalla “Rete GAP Rimini, a contrasto del Gioco d’Azzardo Patologico”, un’entità corale formata dalle cooperative sociali Cento Fiori, il Millepiedi, il Gesto e le associazioni Papa Giovanni XXIII, Alcantara, Parkinson in rete, oltre a Servizio Dipendenze dell’Ausl della Romagna e Comune di Rimini.

Quale filosofia ispira Rete Gap? Alcuni dati per dare un’idea della dimensione del fenomeno: nel 2022 la spesa complessiva è stata di 136 miliardi (ovvero 4 finanziarie), nel 2023 si stima 150 miliardi (di cui l’on line èsarà il 60%), con 800 mila giocatori patologici e 1,5 milioni giocatori problematici. In percentuale giocano di più le persone più fragili e vulnerabili. Alcuni dati statistici: Rispetto al titolo di studio gioca l’80% di chi ha la licenza elementare e media, il 70% dei diplomati, il 61% laureati. Se parliamo di occupazione gioca il 70% degli occupati, l’80% precari e l’87% dei cassintegrati.

 

Alcuni dati sull’azzardo

  • l’Italia è il primo Paese in EU per quantità di soldi giocati all’anno e 3° Paese al Mondo;
  • nel 2022 abbiamo speso in Gioco d’Azzardo oltre 136 miliardi di euro, secondo le previsioni nel 2023 sfonderemo il muro dei 150 miliardi;
  • dal 2021 al 2022 c’è stato un incremento di tutte le dimensioni di gioco; +22,39% per la Raccolta (136 miliardi), +20,91% per le Vincite (115,7 miliardi),+ 31,56% per la Spesa (20,3 miliardi) e +33,40% per l’Erario (11,2 miliardi)”;
  • nel 2022, in RER sono stati spesi 8 miliardi e 904 milioni di euro in gioco d’azzardo legale;
  • dal 2020 il volume di spesa in gioco d’azzardo online ha superato quello fisico;
  • il boom del gioco d’azzardo online espone inevitabilmente le fasce più giovani della popolazione, che sono anche le meno informate e le meno consapevoli dei rischi;
  • nel 2022 giocati online 73 miliardi di euro (oltre 53 miliardi di euro di raccolta per casinò games, vale a dire poker, roulette e slot machines virtuali, seguono le scommesse sportive con più di 12 miliardi di euro);
  • 1.997 euro l’anno prossimo capite (CALCOLATI SU TUTTA LA POPOLAZIONE, MINORI, DISABILI, ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI, ECC… COMPRESI !!);
  • 2.369 € all’anno se togliamo i minorenni a cui il gioco è vietato;
  • da uno studio campionario condotto nel 2022 dall’ESPAD, si rileva che il 57% degli studenti tra i 15 e i 19 anni, pari a quasi 1 milione 500mila ragazzi, afferma di aver giocato d’azzardo nella propria vita e il 51% (1 milione 300mila ragazzi) nel corso dell’anno;
  • circa 67 mila studenti presentano un profilo di gioco definibile “problematico” e quasi 130mila “a rischio”;
  • 18 milioni gli italiani maggiorenni che giocano d’azzardo. Tra questi, 13 milioni sono i giocatori “sociali”, che affermano di tentare la fortuna solo occasionalmente. 2 milioni presentano un profilo “a basso rischio”, 1,4 un profilo “a rischio moderato” e 1,5 presenta un profilo “problematico”;
  • in RER dal 2010 al 2022 le persone assistite dai Serdp per sono aumentate del 143%. Soprattutto uomini (8 su 10), di cittadinanza italiana (92,1%), con età media di 49 anni;
  • le modalità di gioco d’azzardo più utilizzate sono Slot nei bar e VLT in sale da gioco (37,8%), seguiti da Lotto, Superenalotto, lotterie, Totocalcio, Gratta & Vinci;
  • dal 2013 al 2023, in RER sono stati emanati 225 provvedimenti di chiusura per violazione della normativa sul gioco d’azzardo, e 483 attività hanno chiuso. 41 sono le attività che hanno delocalizzato e 290 sono le sanzioni comminate per il mancato rispetto della normativa.