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di carlo alberto pari

Degrado e illegalità, binomio imprescindibile. Una riflessione

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 14 apr 2024 07:07 ~ ultimo agg. 12 apr 16:27
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Alcuni giorni addietro, un quotidiano locale segnalava la richiesta di un Comitato di Cittadini di un quartiere, neppure troppo periferico, finalizzata ad ottenere un incontro con le Istituzioni, causa furti e degrado. E’ un problema assai comune, anche nelle cittadine limitrofe della nostra provincia. Il binomio degrado e micro criminalità, è certamente assimilabile. La sorgente del degrado (principalmente) è la carenza di risorse economiche destinate a contenerlo. Per eludere il proliferare della microcriminalità, è necessario il presidio dei territori, che si attua con il controllo e la prevenzione. Al riguardo il degrado, il diffondersi è anche fomentato dall’inciviltà diffusa, dovuta alla diseducazione civica, gesti a volte banali, per molti usuali, come gettare a terra mozziconi o pacchetti vuoti, abbandonare bottiglie e lattine, non raccogliere le deiezioni degli animali domestici e tanto altro, cui aggiungere reati più gravi, come il disturbare la quiete pubblica, perpetrato a volte per noia, o per evidenziare di esistere, o stupidamente, per infastidire e provocare, di certo, non è una necessità finalizzata al divertimento.
La microcriminalità predilige il degrado, perché è sinonimo di abbandono, terreno fertile, arato nel profondo, ottimo nutrimento per l’attecchimento dell’illecito. In questi contesti, la repressione non è mai la soluzione desiderabile, seppure spesso inevitabile, ma altrettanto deleterio è il lassismo o peggio il permissivismo, assimilabili all’impunità. La prevenzione dovrebbe essere il deterrente insostituibile, che si attua con la presenza delle forze deputate nei territori, non necessariamente stanziale, costosa e problematica, ma costantemente reiterata nel tempo. Per questo, generalmente, si auspicano più agenti sulle strade e meno negli uffici, centri territoriali delle forze dell’ordine aperti fino a tarda ora, non con orari da negozio commerciale, numerosità delle pattuglie in servizio notturno, congruo alla vastità e complessità del territorio, anche a salvaguardia degli operatori. Infine, è sempre bene evidenziare che grazie alla moderna tecnologia, i controlli sono oggi esercitabili anche a costi irrisori e con poco personale, sono sufficienti dei video e molte telecamere, sparse in tutte le zone ed i quartieri a rischio, serve però la volontà di immergersi in una burocrazia assai complessa e discutibile, necessaria alle autorizzazioni. Tutto questo è il vero valore aggiunto da offrire ai cittadini, implementa il benessere e migliora la qualità della vita, difende persino il valore economico di ogni zona delle città (immobili residenziali, negozi, locali pubblici, ecc). Purtroppo, investire in manutenzione e prevenzione, non dona visibilità elettorale come creare una nuova opera pubblica, ma evita il dilagare di culle, ove prolificano inciviltà e criminalità, a scapito del cittadino inerme, che in quelle situazioni, ancora una volta, finanzia un servizio che non riceve.
CARLO ALBERTO PARI