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partenariato pubblico-privato

Comunità Energetica, via libera in Commissione Consiliare. Gruppo Lisi: persi due anni

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 17 apr 2024 15:59
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Durante la terza commissione consiliare che si è riunita questa mattina è stato espresso parere positivo al progetto sulla prima Comunità Energetica di Rimini (CER), un’iniziativa che ha lo scopo di fornire vantaggi ambientali, economici e sociali attraverso la produzione di energia rinnovabile per edifici comunali e per oltre 2 mila famiglie.

Si tratta della proposta di partenariato pubblico-privato presentata dalla società Plangreen 2E Srl e Plangreen Srl (recentemente approvata dalla Giunta) che prevede la realizzazione di sei impianti fotovoltaici su edifici e aree comunali, ovvero sul tetto dell’associazione Parco Marecchia in via de Warthema, sulla copertura della palestra “Casa del Volley” in Via Bidente, dello stabile della Polisportiva Celle in Viale Euterpe, del Centro Sportivo “Sara Brancia” in Via Aleardo Aleardi e sulla copertura della Scuola Primaria “Madre Teresa di Calcutta” in Via Sforza, nonché, a seguito di alcuni adeguamenti, nella parte comunale del parcheggio del centro commerciale Le Befane.   Questi impianti, pensati per non consumare ulteriore suolo e per produrre energia rinnovabile per la comunità, avranno una potenza installata complessiva di 1,75 megawatt, con un impatto significativo sul bilancio energetico del comune e sulla qualità di vita dei cittadini.

I benefici per le famiglie che aderiranno alla CER includono un risparmio stimato di 143 euro annui per nucleo, nonché un risparmio di circa 40 mila euro per l’ente comunale grazie all’autoconsumo dell’energia prodotta negli impianti corrispondenti.   L’adesione alla CER per i partecipanti, inoltre, è gratuita e senza vincoli, garantendo flessibilità e nessun rischio economico.

Vantaggi che però arrivano tardi per i cittadini, accusa il Gruppo Gloria Lisi per Rimini che ricorda di avere avanzato la proposta di istituire le comunità energetiche già due anni fa, con una bocciatura ‘pregiudiziale’ da parte della maggioranza.

“1) Il nostro gruppo ha da subito creduto nelle CER tanto che le avevamo promosse già al momento della campagna elettorale e da subito abbiamo lavorato per portare in Consiglio una delibera che poi è stata bocciata;
2) La delibera che avete portato e approvato in Commissione oggi è la prova che avevamo fatto bene a proporla, che lavorare verso la transizione energetica significa proporre concretamente atti amministrativi che permettano di attuarla veramente;
3) Il problema è che avete fatto passare inutilmente due anni! Avete non solo perso tempo, non avete permesso che i cittadini potessero avere dei risparmi nelle loro bollette; quindi, avete perso i soldi dei cittadini Quante famiglie avreste potuto aiutare in questi due anni gettati al vento? Quanti soldi avrebbero risparmiato i riminesi? Chi paga le vostre scelte miopi? Chi ha pagato? Ci avete detto che le famiglie avrebbero risparmiato o risparmierebbero dai 94 ai 382 euro all’anno
4) Per noi fare politica significa pensare al bene comune, fare e attuare una politica che sia del buon padre o della buona madre di famiglia, scelte amministrative che pensino al bene comune. Voi avete bocciato soltanto perché era una nostra proposta, la priorità del bene comune non la avete nemmeno tenuta in considerazione
5) È inutile andare agli incontri proposti dal piano strategico, è inutile ascoltare una relatrice che ci parla di quanto dobbiamo investire in funzione del cambiamento climatico se poi fate scelte che non vanno in quella direzione. Dite una cosa e ne fate un’altra. Professate una teoria e agite in direzione opposta e contraria
6) La stessa proposta che avevamo elaborato a Rimini, l’abbiamo fatta presentare a Ravenna a pochi giorni di distanza dalla nostra e lì è stata approvata, sapete perché? Perché a Ravenna è stata portata dalla maggioranza e ovviamente il PD ha agito in maniera contraria a quanto ha fatto a Rimini, allora appare evidente che a Rimini il Pd boccia perché siamo stati noi a presentarla. Non si valuta se una cosa è giusta ed è vantaggiosa per i cittadini, no, si valuta solo per partito preso, si valuta solo con gli occhiali di una politica che continua ad allontanare sempre di più i cittadini dalle urne, dalla partecipazione, e ad ogni tornata elettorale questi sono i risultati, sempre meno gente andrà a votare perché francamente, ci avete stancato!”