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Problema di lunga data

Calcio. Zoccarato (Lega): pochi campi omologati, società costrette a emigrare

In foto: Matteo Zoccarato
Matteo Zoccarato
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 22 set 2023 17:15 ~ ultimo agg. 17:18
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Rimini scala gli indici di sportività ma ad ogni stagione resta l’annoso problema dell’omologazione dei campi da calcio ad 11 comunali. A sollevare il problema in consiglio comunale è il consigliere della Lega Matteo Zoccarato che evidenzia come solo una decina di campi abbia l’omologazione per le partite ufficiali. Un numero non sufficiente a soddisfare le necessità delle tante squadre di calcio dilettantistiche del territorio costrette così ad emigrare fuori comune. “Eppure – scrive Zoccarato – disponiamo di diversi campi che potrebbero ottenere l’abilitazione necessaria, ad esempio Rivazzurra e San Vito. Non si comprende dunque l’ostinazione nel non voler trovare una soluzione. Che piaccia o no, in città il calcio è lo sport maggiormente apprezzato e di gran lunga praticato. E va di conseguenza tutelato” conclude.

I campi comunali sono tutti omologati – ha spiegato l’assessore Juri Magrinie dove ce n’è più di uno, viene omologato quello principale e non quelli di allenamento. Sui Lagomaggio e Vergiano invece sono in corso manifestazioni di interesse per l’esecuzione dei lavori e la gestione“. L’assessore ha anticipato che fornirà al consigliere una risposta scritta più dettagliata.

La nota del consigliere Matteo Zoccarato (Lega)

Parte la stagione calcistica 2023-2024, e nuovamente ci troviamo ad affrontare l’annoso problema che da anni perdura, e che l’amministrazione continua a non voler affrontare: l’omologazione dei campi da calcio a 11 comunali.
Per una provincia che scala le classifiche degli indici di sportività infatti, abbiamo un comune capoluogo che mette in grave difficoltà il mondo del calcio dilettantistico e giovanile, il quale da anni è costretto ad inerpicarsi per trovare le adeguate contromisure.
A fronte dei numerosi campi da calcio comunali infatti, solo una decina hanno l’omologazione necessaria per poter ospitare partite ufficiali.
Ciò comporta che la distribuzione delle date e degli orari scontenta praticamente tutti stravolgendo i calendari dei campionati, e mettendo in difficoltà le varie società, comprese quelle ospiti che devono venire qui a Rimini a giocare in trasferta.
Dirette ulteriori conseguenze di ciò, sono le varie squadre di Rimini costrette a giocare “in casa” fuori comune, e le varie società che nel corso degli anni si sono trovate costrette a chiudere definitivamente il loro settore giovanile.
Nel prossimo futuro inoltre, verranno a mancare ulteriori due campi (Lagomaggio e Vergiano), aggravando ulteriormente una situazione già precaria.
Abbiamo assistito ad interventi anche finanziariamente rilevanti di recente, primo fra tutti quello sul campo già omologato di Miramare (che richiedevamo da anni).
Eppure disponiamo di diversi campi che, con sacrifici ben meno impattanti, potrebbero ottenere l’abilitazione necessaria, ad esempio Rivazzurra e San Vito.
Non si comprende dunque l’ostinazione nel non voler trovare una soluzione.
Che piaccia o no, in città il calcio è lo sport maggiormente apprezzato e di gran lunga praticato. E va di conseguenza tutelato.