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caso politico

Sfratto laboratorio di ceramica. Uniamo Riccione risponde a Lista Caldari

In foto: la ex colonia Adriatica
la ex colonia Adriatica
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 29 ago 2023 14:10
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Non si ferma a Riccione il dibattito politico seguito all’ingiunzione di sgombero urgente della colonia ex Adriatica, che ospita il laboratorio dello storico ceramista Giulianelli. Domenica il neo segretario della lista Caldari Fabrizio Pullè era intervenuto spiegando come la giunta Tosi nel giugno 2022 avesse individuato una soluzione, dando in comodato d’uso gratuito all’artista dei locali comuni in via Cilea. Scelta, spiegava Pullè, su cui aveva fatto un passo indietro l’amministrazione Angelini (vedi notizia). Oggi interviene Uniamo Riccione che dà una versione dei fatti diversa da quella esposta dalla lista civica di centro destra

La prima intimazione ad abbandonare l’immobile risale al 2021 – spiega Uniamo Riccione – quando l’allora Dirigente ai Servizi Finanziari e Patrimonio ha richiesto lo sgombero dai locali a tutela della sicurezza fisica dello stesso artista e dei suoi clienti. Con lo stesso principio, dopo l’insediamento della Giunta Angelini, al fine di tutelare la sicurezza delle persone in primis, e poi di avviare un progetto di riqualificazione della Colonia, si è nuovamente invitato il sig. Giulianelli a lasciare i locali pericolanti“.

Sulla proposta della giunta Tosi: “I numerosi incontri successivi e le interlocuzioni con l’artista, hanno sin da subito evidenziato come la soluzione individuata dall’amministrazione Tosi, proprio a ridosso delle elezioni amministrative (la delibera è curiosamente datata 3 giugno 2022), fosse una soluzione, a dire dello stesso Giulianelli, inadeguata e provvisoria. Inadeguata in quanto i locali di via Cilea, per dimensioni e destinazione d’uso, non avrebbero potuto ospitare l’attività artigianale che prevede l’utilizzo di forni per la cottura della ceramica. Inoltre, la stessa delibera dava una chiara indicazione delle finalità concesse: “utilizzo dell’immobile esclusivamente per finalità sociali”, impedendo di fatto all’artigiano di poter svolgere la propria attività commerciale, fonte del proprio sostentamento. Provvisoria in quanto prevedeva una durata di un solo anno, periodo che sarebbe servito a Giulianelli per valutare la costruzione di un laboratorio presso un terreno di sua proprietà, soluzione che (sempre a detta dello stesso che ha rinnovato la richiesta anche all’amministrazione Angelini, che responsabilmente ne ha chiarito gli impedimenti) era al vaglio dell’allora amministrazione uscente, ben conscia in realtà che quel terreno non poteva ospitare tale tipo di attività.

Nei sei mesi successivi alla delibera dell’amministrazione Tosi, il sig. Giulianelli, pur incontrato più volte, non ha mai espresso la volontà di trasferire la propria attività nei locali di via Cilea, rinunciando di fatto più volte alla sottoscrizione del contratto e rinnovando la volontà di riuscire a realizzare un laboratorio sul terreno di proprietà. Solo a quel punto, ed in accordo con l’artista, la Giunta Angelini, responsabilmente, ha provveduto alla concessione dei locali alla Cooperativa Sociale Cuore21 con un comodato di 4 anni, soluzione questa che coniuga la valorizzazione dell’immobile di proprietà comunale e l’incentivazione di attività sociali e inclusive“.