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arrestato dopo 2 ore

Portato in ospedale per una visita, detenuto fugge all'uscita dal mezzo blindato

In foto: il tribunale di Rimini
il tribunale di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 11 lug 2023 17:50 ~ ultimo agg. 12 lug 10:19
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Ha lasciato momentaneamente il carcere dei Casetti di Rimini per recarsi sotto scorta all’ospedale Ceccarini di Riccione per una visita specialistica. Una volta uscito dal mezzo blindato della polizia Penitenziaria, il detenuto, un tunisino di 34 anni, si è liberato degli agenti (e delle manette) ed è fuggito.

Ieri (lunedì), intorno alle 10.15, è scattata una vera e propria caccia all’uomo, che si è conclusa due ore più tardi con l’arresto ad opera dei carabinieri di Riccione, che hanno riconosciuto il detenuto da un vistoso tatuaggio sulla spalla destra mentre camminava sotto un sole cocente sul ciglio di viale Potenza, una delle traverse della Statale 16 in zona Fontanelle.

Secondo quanto ricostruito, il tunisino, detenuto ai Casetti per scontare una pena a un anno e mezzo di reclusione per reati di droga e furto, lamentava da tempo un dolore ad un testicolo. Al termine di una prima visita medica in carcere, ne è stata prenotata una specialistica al “Ceccarini”. Il trasferimento è avvenuto su un furgoncino blindato. A bordo un conducente e altri due agenti a sorvegliarlo. All’apertura del portellone il detenuto ha spintonato gli agenti, si è liberato dalla loro presa e dalle manette, che si è sfilato dai polsi. Poi è corso via a piedi riuscendo a far perdere le proprie tracce. Non per molto.

I poliziotti della penitenziaria hanno dato immediatamente l’allarme alle forze dell’ordine. Ai carabinieri è stata fornita una minuziosa descrizione del fuggitivo, che ha vagato per un paio di ore prima di essere fermato da una pattuglia. Questa mattina è comparso in tribunale per la direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto e l’ha rispedito in carcere in attesa della prima udienza del processo che si svolgerà a settembre.

“Portare i detenuti fuori dal carcere per le visite mediche comporta sempre dei rischi ci confida un agente della Penitenziaria -, anche perché sempre più spesso fingono malori e dolori vari pur di uscire dall’istituto. Senza contare che il trasferimento dal carcere all’ospedale, non sempre il più vicino, e viceversa comporta l’impiego di almeno tre poliziotti per ore, che quindi vengono sottratti dal loro lavoro all’interno del penitenziario. E’ una criticità che abbiamo più volte segnalato a chi di dovere ma che non è mai stata realmente presa in considerazione. Chissà che quest’ultimo episodio non possa servire a cambiare le cose… “.