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venerdì 29 marzo 2024
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Body shaming

La sindaca Angelini e l'assessore Imola incontrano Thomas Calegari

In foto: Daniela Angelini, Thomas Calegari e Simone Imola
Daniela Angelini, Thomas Calegari e Simone Imola
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 12 gen 2023 14:53
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La sindaca di Riccione, Daniela Angelini, e l’assessore allo Sport, Simone Imola, hanno incontrato oggi in municipio Thomas Calegari, riccionese giocatore di basket, preso di mira con epiteti offensivi e volgari per il suo fisico durante l’intera durata di una partita a Cesena (leggi notizia).

Di seguito una dichiarazione di Daniela Angelini. “Leggo con amarezza che un giovane giocatore della squadra di basket di Dolphins Riccione, Thomas Calegari, è stato preso di mira con epiteti offensivi e volgari per il suo fisico durante una partita di basket a Cesena. Ritengo l’episodio vergognoso e mi sento di dover scrivere queste poche righe per esprimere il mio disappunto su quello che è accaduto. Fa piacere leggere oggi le scuse da parte del Cesena Basket che si dissocia da quello che è accaduto e voglio sottolineare che, come adulti, abbiamo una grande responsabilità educativa nei confronti dei giovani. Come genitori, allenatori e adulti abbiamo quindi, se assistiamo a fatti di questo tipo, il dovere di riprendere i ragazzi, soprattutto giovanissimi, addirittura minorenni come in questo caso, perché lo sport è prima di tutto divertimento e socialità.

Ci tengo a esprimere la mia solidarietà a Thomas e a rimarcare che lo sport ha davvero un compito anche educativo verso i giovani. Ritengo fondamentale, come ha fatto Thomas, denunciare pubblicamente questi fatti perché è importante combattere sempre e fin da subito il body shaming nello sport e in ogni aspetto della vita. La discriminazione dell’aspetto fisico va sempre contrastata: l’obiettivo principale dello sport deve essere quello dell’inclusione di persone senza differenze.

Ringrazio Thomas per il grande esempio dato e per aver reagito con grande dignità. Il suo messaggio di amore per lo sport e la difesa del rispetto verso gli avversari sono lì a ricordarci che è solo così che si vince veramente. Ha ragione Thomas: ha vinto lui, non essendo sceso al livello di chi lo stava offendendo. Spezza il cuore leggere il suo post in cui denuncia il crollo della sua fiducia nella razza umana: soltanto contrastando insieme questi episodi possiamo farla risalire. Glielo dobbiamo”.