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giovedì 18 aprile 2024
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Il centro Calegari

Gli insulti, lo sfogo, le scuse della società. Forza Thomas!

In foto: Thomas Calegari (Foto @Alfio Sgroi)
Thomas Calegari (Foto @Alfio Sgroi)
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 9 gen 2023 18:14 ~ ultimo agg. 10 gen 15:59
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Thomas Calegari è un giocatore conosciuto e apprezzato nelle minors di basket riminesi. Il centro dei Dolphins Riccione nell’ultima partita della sua squadra, giocata sabato sera a Cesena, è stato bersaglio di beceri insulti per la sua corporatura da parte di un gruppetto di ragazzi.

Thomas che in campo è un guerriero non si è tirato indietro neanche questa volta e ha denunciato l’accaduto sul suo profilo Facebook.

“FACCIO FATICA ANCORA A CREDERCI. EPPURE È ANDATA DAVVERO COSÌ. È SUCCESSO DAVVERO. DOPO ANNI, ANNI, DI PARTITE, CAMPIONATI, TORNEI DI VARIO LIVELLO HO INCONTRATO DI NUOVO IL RAZZISMO. IL TIFO CONTRO È BELLO, FA COLORE, FA CASINO, RENDE L’ATMOSFERA ANCORA PIÙ BELLA, RENDE UNA PARTITA BASKET, ANCHE UNA PARTITA BRUTTA DI SERIE D.
EPPURE SENTIRE (MOLTEPLICI, FORSE INFINITE) OFFESE SULL’ASPETTO FISICO, ANCHE PESANTI E INNOVATIVE, PER QUANTO BECERE E DI CATTIVO GUSTO NON CAPITAVA DA UN PO’. MA LE OFFESE LE ACCETTO ANCHE. LE HO SEMPRE ACCETTTE. E LE ACCETERO SEMPRE.

MA VEDERE RAGAZZINI CHE PRATICANO SPORT FOMENTATI DAI GENITORI A INVEIRE E INSULTARE PER 40 MINUTI UN SINGOLO INDIVIDUO È DAVVERO SQUALLIDO. È UNA DELUSIONE E SCONFITTA PER LO SPORT. PER LE LORO FAMIGLIE. TRA L’ALTRO ANCHE PIÙ RAGAZZI DI COLORE, INSULTARE CON COMMENTI RAZZISTI (SÌ, PERCHÉ DENIGRARE E OFFENDERE GENTE OBESA O CON ALTRI “DIFETTI” FISICI È RAZZISMO) È VERAMENTE UNA SCONFITTA UMANA. EPPURE LO SPORT DOVREBBE ESSERE INTEGRAZIONE TOTALE, A 360 GRADI. ANCOR DI PIÙ IN CAMPIONATI NON PROFESSIONISTICI DOVE CHI GIOCA È SOLO SPINTO DALLA PASSIONE. MAH…

RIMANGO COL SORRISO, PERCHÉ ANCHE STASERA HO VINTO IO, NON SCENDENDO AI VOSTRI LIVELLI. MA LA FIDUCIA NELLA RAZZA UMANA È SEMPRE PIÙ BASSA. RICORDIAMO… 2023″.

Non si sono fatte attendere le scuse della società ospitante, il Cesena Basket (con una precisazione sul comportamento dei genitori presenti alla partita), scuse accettate dal diretto interessato.
“Ringrazio la Società Cesena basket 2005 e i loro due allenatori Emiliano Solfrizzi e Marco Vanda Vandelli per le scuse pubbliche e private ricevute. Ci tengo a ribadire, se non fosse stato chiaro (visto molti messaggi ricevuti), che il mio sfogo non è stato un attacco alla società in questione, ma all’ignoranza di alcune persone. Pensiero che condividiamo io e tutti i membri del Cesena Basket”.

Con l’auspicio che episodi del genere non accadano più.

LE SCUSE DEL CESENA BASKET
A meno di 24 ore dalla partita Cesena Basket-Riccione giocata ieri (sabato) sera al Palaippo, ci sentiamo in dovere di porgere le dovute scuse al giocatore ospite Thomas Calegari, preso di mira con epiteti offensivi e volgari da un gruppetto di ragazzi presenti alla partita. Condividiamo pienamente il suo sfogo e la sua amarezza esattamente come la sue opinione sui valori che lo sport deve insegnare e portare sempre con se, in campo e sugli spalti. L’unica riserva riguarda la percezione di un atteggiamento da parte di adulti o genitori presenti, che avrebbero fomentato il comportamento del gruppetto in causa che invece non è avvenuto. Abbiamo infatti accertato che i pochi adulti presenti più vicini ai ragazzi (stabilire che fossero genitori da parte di un avversario che è in campo è quanto meno improbabile), si sono più volte prodigati verbalmente a redarguirli e invitandoli a smettere, evidenziando la scorrettezza dei loro epiteti nei confronti del giocatore. Ricordiamo inoltre che la Cesena Basket è più e più volte già intervenuta in tempi recenti nei confronti di alcuni dei ragazzi in questione con reprimende e nette prese di posizione, che dopo questa ulteriore spiacevole vicenda saranno ancor più drastiche per chi fosse un tesserato nelle sue squadre giovanili. Registriamo inoltre, con profondo rammarico, che lo sfogo di Thomas Calegari, del tutto involontariamente, ha stuzzicato qualche tesserato di altre società del nostro campionato a salire sul carro della reprimenda e del giudizio inopportuno e distorto nei confronti di una società che ha sempre fatto della educazione e della crescita personale dei ragazzi la priorità assoluta, ben prima dei risultati sportivi, che a determinate condizioni non intende perseguire. Gli allenatori e gli istruttori hanno da sempre il compito di educare i ragazzi attraverso l’attività sportiva e le relazioni umane con tutte le componenti presenti nello sport: compagni di squadra, avversari, arbitri, pubblico, ecc. per essere preparati a replicarlo poi nella vita di tutti i giorni. Respingiamo fermamente al mittente qualunque voce falsa e stonata che si è alzata improvvidamente prendendo spunto da una situazione con la quale qualunque società sportiva ha dovuto purtroppo fare i conti senza esserne minimamente responsabile.

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