Indietro
mercoledì 24 aprile 2024
menu
Calcio Serie C

Fiorenzuola-Rimini 2-1, Marco Gaburro: "Non so cosa dire"

di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 6 minuti
sab 3 dic 2022 16:55 ~ ultimo agg. 4 dic 18:27
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 6 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Le dichiarazioni al termine di Fiorenzuola-Rimini 2-1 (leggi notizia).

Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.: “Non so cosa dire, è l’unica volta in questi anni che sono qua che non so cosa dire. Mi viene da dire che non si può perdere una partita così e non si deve perdere una partita così. Mi viene da dire che il calcio è strano perché penso che sia la partita in cui abbiamo fatto meglio dall’inizio dell’anno, a livello difensivo penso che abbiamo concesso quasi nulla, forse se pareggiavamo avremmo detto che sarebbe stato assurdo pareggiare, e stiamo parlando addirittura di una partita persa. Quindi, è evidente che quando perdi c’è sempre qualcosa che non va, e dobbiamo analizzare bene quella che è stata la partita e capire cos’altro dobbiamo fare in più e meglio per poter vincere la partita. Di sicuro oggi nel complesso devo dire ai ragazzi che hanno fatto una partita molto applicata, molto con la testa giusta, molto attenta, e quindi non sembra che stia parlando di una sconfitta. Eppure è così. Non so quante volte abbiamo calciato verso la loro porta, dico verso la loro porta perché a volte siamo un po’ goffi, un po’ ingolfati, un po’ quando calciamo a volte non siamo forse in un momento così spregiudicato, dove magari vai un po’ più sereno a calciare, alle volte pensiamo un secondo in più in quelle situazioni lì, però ce ne sono state talmente tante che diventa veramente difficile commentare un risultato del genere. Possiamo parlare anche di palle inattive, ma secondo me le palle inattive sono sempre un po’ specchio di come stai in quel momento. La cosa che mi dà da pensare è che in tutte e due le situazioni io da fuori ho chiamato molto la squadra nello stare reattiva perché lo vedevo un po’ piantata nel momento in cui partita la palla, su tutte e due le situazioni, però non c’era motivo per non essere sul pezzo e per non essere reattivi in quel momento lì, poi è così”.

Sul ritorno al 4-3-3 e su una gara giocata meglio rispetto a quella di martedì sera con l’Imolese. “Meglio anche perché l’avversario era di livello. Onestamente siamo stati più continui rispetto a tutte le partite, se leviamo quella con la Vis Pesaro, abbiamo avuto sempre momenti in cui ci siamo abbassati, ci siamo disuniti, abbiamo concesso occasioni. Questa partita avevo in mente di giocarla da qualche mese, il modo più adatto era questo. Questo è un momento in cui non dobbiamo guardare troppo i numeri, ma quello che fai in campo. L’accordo con i ragazzi è farlo sempre insieme, poi ci sarà modo di approfondire su cose diverse. Purtroppo non ha portato punti”.

Sul possibile rigore su Delcarro. “Devo rivederlo. È una partita dove non puoi guardare a un episodio del genere perché hai avuto troppe situazioni nella loro area, non sei passato da una situazione arbitrale, abbiamo avuto tantissime occasioni che richiedevano un po’ più di precisione, di fortuna. Non ho capito l’ammonizione di Santini perché era a inizio partita, ma il metro quest’anno è questo”.

Al Rimini, nonostante una grande partita, è mancata però la capacità di tradurre in gol l’evidente superiorità territoriale palesata per tutti i 90 i minuti. “Secondo me il secondo abbiamo fatto ancora meglio perché non sono riusciti a rialzarsi: io ho contato due-tre azioni da parte loro. Se giochi una partita nella metà campo avversaria, vai in area venti volte e non fai gol”.

Luca Tabbiani, allenatore del Fiorenzuola: “Abbiamo fatto una partita gagliarda contro una squadra forte, che ci ha messo in difficoltà. Il Rimini meritava qualcosa in più, ma guardo la mia squadra e ha fatto una partita importante, con tanti giovani su un campo pesante, vedere lottare i miei ragazzi per 90 minuti, questa vittoria è per tutta l’abnegazione che ci hanno messo, poi complimenti al Rimini che ci ha messo davvero in difficoltà”.

Ancora sul carattere dei suoi ragazzi. “Io oggi mi sono emozionato perché hanno provato a lottare durante tutta la partita. Hanno giocato con un modulo diverso: 4-4-3 con la palla. La sensazione è che fossero prestanti. I ragazzi fino alla fine hanno lottato, hanno saputo soffrire, sono veramente orgoglioso di loro, hanno ruotato tutti, penso sia la settimana del gruppo, che permette ai ragazzi di capire che tutti sono importanti. Fare qualcosa di epico, 31 punti, forse è la prima partita che vinciamo soffrendo, penso che alla fine noi di Fiorenzuola dobbiamo prenderci l’abnegazione, la voglia, l’atteggiamento che hanno avuto i ragazzi per tutta la partita”.

Lei è uno degli artefici di queste annata del Fiorenzuola. “Artefice lo è la società in primis, perché ha permesso a tutti di poter costruire e arrivare a costruire una squadra giovane con un budget non altisonante ma che ha buonissimi giocatori. Ci porta fortuna vincere al 90°, ne abbiamo perse due nei minuti finali. È la prima volta che riusciamo a vincere una volta in svantaggio. È una bella emozione”.

Il Fiorenzuola ha subito solo dieci reti finora in campionato. “Sicuramente la fase difensiva la stiamo facendo bene. Se i tre davanti non aiutassero i quattro dietro arriverebbero tanti palloni puliti. Si sono sacrificati tutti. Oggi è la nota positiva, oltre ad aver raggiunto 31 punti. In una partita maschia giocare con tre 2002 di partenza non è facile. Hanno provato tanti adattamenti e stanno facendo un campionato strepitoso. Quelle come questa in cui si soffre sono partite in cui si cresce di più”.

Prossima per il Fiorenzuola a Siena. “Sarà bella da preparare perché andiamo in uno stadio importante, andiamo là con 31 punti, con la serenità, con la consapevolezza di poter lottare per qualcosa di più della salvezza. Partire con sei giovani oggi vuol dire avere step importanti, rispetto a martedì hanno giocato sette interpreti diversi, e martedì cinque rispetto alla gara precedente”.

Filippo Frison, difensore del Fiorenzuola, autore del gol del 2-1. “È stata sicuramente un’emozione incredibile: segnare il primo gol tra i professionisti, andando in vantaggio, è una cosa che si sogna. Da difensore centrale il gol è una cosa che si vede poco, quindi ancora più bella. Una partita dura sotto tutti i punti di vista, che però alla fine siamo riusciti a portare a casa secondo me in maniera giusta”.

Il Fiorenzuola ha confermato di avere una grande difesa. “Sicuramente il discorso di avere una difesa che subisce così pochi gol è fondamentale, ma non è un merito solo di noi difensori, ma di tutta la squadra. Questo è il mio primo anno tra i professionisti, c’è stato un grande cambiamento rispetto alle giovanili. Con il mister si lavora bene, e stanno arrivando anche i risultati”.

A chi dedica il gol? “Alla mia famiglia e alla mia ragazza, che erano presenti oggi alla partita”.

Sembrava dover partire titolare, invece è subentrato nella ripresa ed è stato decisivo. “Tutti quelli che fanno questo mestiere vorrebbero partire dall’inizio, l’importante è farsi trovare sempre pronti quando si viene chiamati in causa”.

Andrea Delcarro, centrocampista del Rimini FC, autore del momentaneo vantaggio biancorosso. “Peccato, secondo me abbiamo fatto una grande prestazione, loro hanno avuto il merito di sfruttare le uniche due occasioni da gol, capisco il rammarico dei tifosi, peccato per il risultato. Oggi abbiamo fatto tantissimi cross con gli esterni, per il mio gol Haveri ha messo un grande cross, era solo da spingere dentro. Abbiamo avuto tante occasioni, dobbiamo essere più bravi”.

Era o no rigore su di lei nel primo tempo? “Sereni mi ha dato il pallone in area, io ho toccato la palla e il portiere mi ha toccato, l’arbitro mi ha detto che avrebbe potuto darlo, ma che non era rigore perché avevo lasciato là la gamba. Ha valutato così”.

Il Rimini però, guardando il bicchiere mezzo vuoto, è stato carente in attacco, trovando un solo gol, e in difesa, subendo due reti sugli sviluppi di palla inattiva. “Sicuramente quando sei così dominante la partita devi chiuderla prima. Sicuramente abbiamo fatto qualche errore sul primo e sul secondo gol, su due palle inattive, dobbiamo stare più attenti, hanno avuto solo quelle due occasioni lì, quindi dispiace tanto. La prestazione c’è stata, abbiamo preparato la partita nel migliore dei modi, l’unica cosa che ci è mancata è stata l’attenzione nelle palle inattive, e magari più precisione sotto porta”.

Matteo Rossetti, centrocampista del Rimini F.C. “È normale che c’è tanto rammarico perché oggi abbiamo fatto una gran prestazione, non siamo contenti perché erano dei punti importanti. Difficile da commentare come partita, ma il calcio è anche questo. Ogni tanto subentra un po’ di sfortuna, dovremo lavorare meglio sui calci piazzati perché oggi è stato un fattore. Dispiace tanto perché vai via con una prestazione così e non porti nessun punto a casa”.

Può essere comunque una gara da cui ripartire? “Sicuramente ci deve dare fiducia, consapevolezza del lavoro che stiamo facendo perché oggi si è vista una squadra organizzata sia dal punto di vista difensivo che offensivo, e questo ci deve dare consapevolezza. Noi dobbiamo cercare di trarre sempre il positivo dalle prestazioni. Dobbiamo ripartire dalla prestazione, ma sapere che dobbiamo lavorare se vogliamo portare a casa i tre punti”.