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venerdì 10 maggio 2024
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Calcio Serie C

Rimini-Imolese, Gaburro: "Penso cambierò un uomo per reparto"

In foto: Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.
Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
lun 28 nov 2022 12:05 ~ ultimo agg. 29 nov 15:16
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Il Rimini in tre giorni passa dalla prima in classifica (la Reggiana, che ha sconfitto 2-0 i biancorossi) alla 16esima, l’Imolese, che domani (martedì) sera si presenta al “Romeo Neri” con una striscia aperta di quattro sconfitte consecutive in campionato (con l’Olbia, ad Ancona e nel doppio turno casalingo con Aquila Montevarchi e Pontedera) che sono costate le panchina a Mauro Antonioli. Questa mattina la società rossoblu ha ufficializzato il nuovo condottiero: Giuseppe Anastasi. I manfredi hanno 14 punti, otto in meno di Laverone e compagni, che potranno contare nuovamente su bomber Santini, che ha scontato il turno di squalifica. Calcio d’inizio alle ore 21:00, con diretta su Radio Icaro.

Com’è lo spirito nello spogliatoio, dopo la sconfitta di Reggio Emilia? “Lo spirito è buono perché secondo me la squadra ha colto il passaggio della prima ora di gioco – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Marco Gaburro; era uno step che ci eravamo preposti, poi è chiaro che l’obiettivo era quello di fare punti, quindi da quel punto di vista siamo usciti con niente, però non ho visto una squadra depressa, ho visto una squadra che ha preso atto di quella che era stata una cosa che si era vista a Recanati nel primo tempo, che sa che deve migliorare comunque negli ultimi 30 metri a prescindere dall’avversario perché dobbiamo tornare a tirare in porta con più frequenza, come abbiamo fatto in passato, però lo spirito sicuramente è buono”.

E fisicamente come sta il Rimini? “A livello fisico secondo me siamo usciti bene dalla partita. Purtroppo c’è stato l’incidente di Zaccagno, dispiace perché è un giocatore che stava facendo bene, perché è un giocatore che in quel momento della partita si è trovato in una situazione sicuramente evitabile, non certo da lui, però fa parte del rischio quello di infortunarsi in quella maniera. Speriamo di recuperarlo il prima possibile. Però per quanto riguarda la condizione non siamo usciti male dalla partita dal punto di vista fisico non siamo usciti male secondo me, anzi ci sono dei giocatori che hanno fatto 90 minuti anche tenendoli molto meglio rispetto al passato”.

Recupererà qualcuno degli uomini in infermeria? “No, non recuperiamo nessuno: sono sempre fuori sia Mencagli che Rosso che Allievi che Gabbianelli, agli stessi che mancavano nell’ultima partita si aggiunge Zaccagno. Rientra dalla squalifica Santini, ed è un rientro importante”.

Cambierà qualcosa nell’undici iniziale? “Dal punto di vista fisico siamo usciti bene dalla partita, cambierò qualcosa ma non stravolgerò la squadra perché comunque, ripeto, non abbiamo avuto una partita particolarmente probante: abbiamo avuto una partita dove la palla spesso l’abbiamo tenuta noi e quando la palla la tieni te magari lavori meno dal punto di vista fisico. Ci sono state partite dalle quali siamo usciti sicuramente peggio fisicamente. Qualcosina si può cambiare, perché comunque la gara è un po’ diversa, richiede secondo me qualche caratteristica diversa in certi punti del campo. Poi non è che in questo momento possiamo fare tutti questi cambi perché se abbiamo questi giocatori in infermeria vuol dire che ce ne sono meno a disposizione. Penso ne cambierò uno per reparto”.

Stesso modulo? “Il modulo rimane quello”.

L’Imolese ha cambiato allenatore. Questo può creare qualche preoccupazione? “Timore no, sicuramente queste situazioni smuovono quella che è un po’ la situazione, diciamo che c’è più incognita su quello che loro possono andare a fare dal punto di vista tattico, anche se poi in un paio di giorni è difficile stravolgere più di tanto una situazione, è comunque una situazione sicuramente più imprevedibile rispetto a quella che si prospettava conoscendo l’allenatore precedente. Timore non perché si sa che l’avversario è in un momento di difficoltà, e lo sarebbe stato a prescindere. Poi il fatto che questi cambi possano portare a un miglioramento o a un peggioramento della situazione è l’uovo di Colombo, non si può sapere. Penso che noi dobbiamo sempre aspettarci il meglio dall’avversario, questo è sicuro”.

Sulle dichiarazioni post Reggiana-Rimini. “Io a Reggio Emilia ho detto che ho visto uno dei migliori Rimini della stagione e ho precisato in costruzione, non ho detto in assoluto, perché è chiaro che abbiamo fatto partite dove abbiamo tirato molto più in porta, questo dipende anche dall’avversario, dal contesto. Era una precisazione riferita a un aspetto del gioco. Io penso che su quell’aspetto dobbiamo dare continuità a quello che sono stati il primo tempo di Recanati e il primo tempo della partita di Reggio Emilia. A questo però dobbiamo aggiungere altro, che riguarda l’interpretazione dell’attacco della porta negli ultimi 30 metri sia nelle combinazioni centrali sia sui cross, ed è una cosa sulla quale stiamo lavorando e che mi aspetto di vedere in questo tipo di partita molto di più rispetto a quella di Reggio, dove spesso gli esterni si annullavano. Non è che la Reggiana abbia crossato tanto. Abbiamo fatto fatica tutti e due a crossare perché c’erano due moduli speculari e ci si annullava un po’ a vicenda, e quindi bisognava trovare altre risorse per far gol: la Reggiana ha sfruttato un corner e un rigore, e noi non siamo riusciti a trovare quel tipo di soluzione”.

Sull’attacco, che di fatto al “Città del Tricolore” non si è visto. “A parte che numericamente eravamo molto tirati, e questo era già significativo, lo sapevamo. Per quanto riguarda l’affiatamento sicuramente Santini e Vano hanno giocato insieme di più, va detto che il recupero di Sereni per noi è un recupero importante perché c’è mancato molto durante il girone d’andata, poi a prescindere che parta o che entri è un cambio importante e pesante, anche per poter eventualmente aumentare il peso specifico davanti e potersi mettere con tre punte nel secondo tempo. Sono cose che per esempio nella gara scorsa non potevamo neanche pensare”.

Può dire qualcosa di più sull’avversario di domani? “Sull’Imolese in questo momento si può dire poco perché, a parte il percorso sicuramente privo di punti delle ultime quattro partite, è una squadra che giocava con cinque dietro, è una squadra che giocava spesso con un 3-4-1-2 o 3-4-3, a volte un 3-5-2, però cambiando allenatore può presentarsi qua con una linea a quattro, può difendere in maniera diversa sulle palle inattive, può fare delle cose nuove. Io penso che per loro conti di più la parte mentale in questo momento che la parte tattica, soprattutto quando si cambia in due-tre giorni. Da questo punto di vista mi aspetto una squadra che cerchi una reazione rispetto a un periodo nel quale, devo dire la verità però era un periodo in cui la squadra stava lavorando, bene: ho visto anche l’ultima partita, è una squadra che è stata anche sfortunata nel risultato rispetto a quello che ha prodotto, quindi può essere che troviamo una squadra ancora più vogliosa di risultato, ma che non viene da un periodo in cui non era presente durante la partita. Gli è girata anche un po’ male”.

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