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cruenta rissa in spiaggia

Falange staccata a morsi, l'aggressore nega il selfie col volto insanguinato

In foto: una Volante davanti al tribunale di Rimini
una Volante davanti al tribunale di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 11 giu 2022 13:28 ~ ultimo agg. 17:58
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Dopo aver staccato a morsi la prima falange dell’anulare della mano destra del rivale e averla ingoiata, si sarebbe scattato un selfie con il volto ancora insanguinato, come a voler immortalare l’attimo successivo al cruento gesto. Il 26enne nigeriano, autore del cannibalismo, nega però la circostanza. Al suo avvocato di fiducia Luca Greco avrebbe riferito che sarebbero stati i poliziotti a scattare la foto. Nessun selfie, quindi.

Nel frattempo, ieri, davanti al gip Vinicio Cantarini, l’africano si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’assoluta mancanza di collaborazione e la ferocia del gesto gli sono valse la (scontata) convalida dell’arresto per rissa aggravata e lesioni personali gravissime e la conferma della custodia cautelare in carcere.

E’ tornato in libertà invece il 26enne albanese, amico del connazionale vittima della perdita della falange, arrestato sempre dalla polizia al termine delle violenta rissa in spiaggia avvenuta al Bagno 70 con i due nigeriani, uno dei quali non ancora rintracciato (vedi notizia). Il difensore di fiducia del 26enne, l’avvocato Paola Zavatta, ha ottenuto la scarcerazione del suo assistito (accusato di rissa aggravata in concorso). Solo denunciato a piede libero per lo stesso reato l’altro albanese, ancora sconvolto dalla feroce aggressione subita.

Stando alla testimonianza dei due albanesi, quella notte (tra lunedì e martedì scorsi) si trovavano in spiaggia in compagnia di due nigeriani e due ragazze tedesche conosciute poco prima. La conquista delle straniere avrebbe acceso la rivalità tra le due coppie di giovani, che in un amen sarebbero passati dalle minacce verbali ai fatti. Appena iniziata la zuffa le ragazze si sono allontanate, mentre i quattro ragazzi si sono affrontati a mani nude. Uno degli albanesi avrebbe colpito uno dei rivali con un bastone, poi il morso e la falange ingoiata. L’arrivo delle guardie giurate della Vigilar, prima ancora della polizia, ha messo fine alla rissa e portato all’arresto di due dei quattro contendenti, il nigeriano “cannibale” e il 26enne albanese.