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A saludecio

Messa con il vescovo e infiorata per la festa del Santo Amato

In foto: l'urna del santo che sarà portata in processione
l'urna del santo che sarà portata in processione
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 26 mag 2022 15:29
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Sale l’attesa in Valconca per la storica processione di domenica 29 maggio per celebrare il Santo Amato Ronconi (1226-1292), con l’urna che, come ogni trent’anni, attraverserà le vie del borgo di Saludecio con un carro trainato da due paia di buoi provenienti dalla Toscana. Dalle 11 si potrà ammirare una infiorata nella parte alta di via Roma con le scene di vita di Sant’Amato poi alle 16 in Piazza Sant’ Amato sarà celebrata la messa presieduta dal vescovo Mons. Francesco Lambiasi, e quindi alle 17 partirà la processione che porterà l’urna da Porta Marina, accompagnata dalla Banda di Mondaino, fino alla Casa di Sant’Amato, appunto la nota Casa di Riposo, dove il pomeriggio si concluderà con un momento solenne di preghiera e benedizione.

Il Santo dei poveri, dei pellegrini, degli ultimi si appresta, quindi, a ripercorrere le vie del paese come nel 2015, quando si tenne una speciale processione, in occasione della santificazione, ma anche come la più lontana uscita del 1992, come previsto ogni 30 anni dalla tradizione secolare, ed infatti la processione per le vie del paese ancor prima avvenne nel 1962.

Amato Ronconi nacque nel 1226 nel Borgo di Saludecio (non si conosce la dimora esatta), terziario francescano, si formò a Monte Formosino di Mondaino (dove Francesco d’Assisi aveva fondato un cenacolo), pellegrino tra i pellegrini sul cammino per Santiago di Compostela, luogo simbolo dei pellegrinaggi, verso il quale si recò ben 4 volte in pieno Medioevo. Quindi poi con la sorella Chiara si ritirò nella casa di Monte Orciale, ricevuta in eredità dal fratello, dove allestì un hospitale per i pellegrini che qui transitavano per raggiungere Roma e la tomba di Pietro recandosi pure nei santuari dell’Umbria.

Amato Ronconi donò tutti i suoi beni al Monastero dei Benedettini di Rimini – racconta Gigliola Fronzoni, assessore alla Cultura di Saludecio – come testimonia il suo testamento ancora oggi validissimo, e per continuare nel suo insegnamento, anche la sua <Casa> divenuta Fondazione Casa di Riposo Santo Amato Ronconi che ancora oggi accoglie persone bisognose di aiuto e di cure“.