Indietro
menu
Maggioranza: ostruzionismo

Bagarre in consiglio sul regolamento: minoranza esce dall'aula

In foto: la minoranza esce dall'aula per protesta
la minoranza esce dall'aula per protesta
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 8 apr 2022 12:09 ~ ultimo agg. 9 apr 14:22
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Un dibattito acceso che si è concluso con i consiglieri di minoranza usciti dall’aula per protesta. Seduta movimentata per il consiglio comunale di Rimini che ieri sera aveva in approvazione la modifica al regolamento comunale per permettere, anche ad emergenza covid cessata il 31 marzo, di adottare (previa decisione in conferenza dei capigruppo) lo strumento della videoconferenza con i consiglieri quindi collegati da remoto in caso di necessità. La delibera in sostanza prevede che le sedute del Consiglio Comunale, delle Commissioni consiliari permanenti e della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari possano svolgersi nell’ordinaria modalità in presenza, con la partecipazione fisica dei consiglieri oppure a distanza tramite collegamento ad apposita piattaforma telematica. Una possibilità indicata anche da Anci. Compatto il giudizio negativo da parte dei gruppi di minoranza che hanno posto questioni di merito e di metodo. Contestato infatti il mancato passaggio della modifica in prima commissione e nella capigruppo ma anche i contenuti della delibera accusata di non garantire partecipazione e democraticità. Altrettanto dura la posizione della maggioranza che oggi interviene con una nota congiunta: “l’opposizione – si legge – ha dimostrato tutto il suo senso istituzionale e il rispetto nei confronti della comunità riminese, decidendo di scappare dall’aula. Per una battaglia sul merito di una delibera? No, per un dichiarato (da loro) venir meno dello strumento dell’ostruzionismo“. La maggioranza parla di “una delibera di Buonsenso e spirito pratico che potenzia e allarga l’attività democratica di noi Consiglieri Comunali introducendo la possibilità di utilizzare anche strumenti informatici, per garantire a tutti gli eletti (maggioranza e minoranza) la possibilità di portare la voce dei propri elettori ed elettrici anche se impossibilitati da malattia (non solo di Covid)“.

Il regolamento di un’Istituzione pubblica non può essere frutto di colpi di maggioranza attraverso un modus operandi che violenta ogni basilare criterio e rispetto dell’Ordine democratico – scrive invece il consigliere della Lega Loreno Marchei parlando di “una pagina gravissima e tristissima per la nostra città e, soprattutto, un pericoloso precedente per la convivenza democratica“.

La minoranza è così uscita dall’aula per protesta prima del voto. La seduta è poi proseguita, solo con la maggioranza, ed è arrivata l’approvazione al progetto di rigenerazione degli impianti di illuminazione pubblica.

La seduta

La nota della maggioranza consigliare

Da Internet a Inter Nos: Si alzano i fumi della strumentalizzazione e dell’ostruzionismo, e della minoranza rimane sul campo il suo totale menefreghismo nei confronti della città. 
Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale l’opposizione ha dimostrato tutto il suo senso istituzionale e il rispetto nei confronti della comunità riminese, decidendo di scappare dall’aula. Per una battaglia sul merito di una delibera? No, per un dichiarato (da loro) venir meno dello strumento dell’ostruzionismo. Come dire: al diavolo i lavori del consiglio, al diavolo i progetti e la discussione sulla città, viene prima il mio diritto di bloccare ogni cosa per un minuscolo interesse (?) di partito. Un fulgido esempio di come la politica possa essere utile alle persone, alle imprese, al territorio, insomma. Sul prioritario ‘diritto all’ostruzionismo’ rivendicato dai gruppi di opposizione, abbiamo assistito ad interventi pretestuosi, infondati e persino offensivi nei confronti di persone e struttura comunale. Abbiamo purtroppo ascoltato sentito parole irriguardose verso i dirigenti del Comune di Rimini, sostenendo l’illegittimità di una delibera Consigliare perché in modalità mista presenza e remoto. La stessa delibera che in queste settimane viene introdotta in modo trasversale in tutti i comuni d’Italia come una opportunità per dare un ulteriore strumento di partecipazione ai consiglieri comunali. Tutto questo perché, testuale, si reputa un DIRITTO quello di OSTACOLARE l’attività del Consiglio Comunale. Il comportamento di ieri sera non ha bisogno di commenti. Di fronte ad una delibera di Buonsenso e spirito pratico che potenzia e allarga l’attività democratica di noi Consiglieri Comunali introducendo la POSSIBILITA’ di utilizzare ANCHE strumenti informatici, per garantire a tutti gli eletti (maggioranza e minoranza) la possibilità di portare la voce dei propri elettori ed elettrici anche se impossibilitati da malattia (non solo di Covid). Abbiamo perfino sentito un consigliere di Fratelli d’Italia dichiarare al microfono che chi usa Internet lo fa “per masturbarsi”, rivelando il livello di comprensione del potenziale tecnologico di cui possiamo disporre. Per questo abbiamo deciso di non cedere ad alcuna ulteriore provocazione procedendo, nonostante la loro assenza, come da mandato concordato con i cittadini, all’approvazione di un progetto fondamentale per i prossimi decenni della città, un progetto da 100 milioni di euro per la rigenerazione con nuove tecnologie degli impianti di illuminazione pubblica. Più che continuare a motivare la loro ingiustificabile uscita dal Consiglio Comunale, dovrebbero spiegare ai cittadini tutti, dov’erano quando abbiamo discusso e approvato gli importanti progetti che riguardano la nostra città. Noi, i gruppi di maggioranza, continueremo a lavorare e discutere per il bene della comunità riminese.