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Calcio Serie D

Rimini-Borgo San Donnino 4-0, Gaburro: "Nel 2° tempo non c'è stata partita"

In foto: Il saluto tra Marco Gaburro e Aldo Nicolini prima del calcio d'inizio
Il saluto tra Marco Gaburro e Aldo Nicolini prima del calcio d'inizio
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 8 minuti
dom 6 mar 2022 16:25 ~ ultimo agg. 7 mar 15:01
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Le dichiarazioni al termine di Rimini-Borgo San Donnino 4-0 (vedi notizia).

Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.: “Partite facili non esistono. Abbiamo fatto secondo me un primo tempo non all’altezza della squadra che siamo, non credo per una mancanza di volontà, semplicemente perché eravamo un po’ rimaneggiati oggi e abbiamo perso dei riferimenti soprattutto in fase difensiva, perché la chiave, magari dall’esterno non so quanto si sia capito, era la fase difensiva del primo tempo perché volevamo, come facciamo di solito, aggredire l’avversario e sapevamo che era un avversario che ci avrebbe fatto lavorare per farci pressare perché è un avversario che comunque palleggia, non è un avversario che alza palla subito. Il cambio di modulo loro ci ha un po’ dato fastidio perché avevamo già due terzi del centrocampo nuovi e avevamo lavorato su un assetto, abbiamo dovuto cambiare completamente modo di uscita. Questa cosa non ha dato sicurezza alla squadra nel primo tempo e si è visto che non eravamo i soliti: arrivavamo dopo, a volte facevamo confusione su chi doveva uscire e dove andare, e questo non è da noi perché noi di solito siamo una squadra molto più aggressiva, molto più compatta, e per essere aggressivi e compatti bisogna sapere dove andare e come andare. E questo ha inciso molto sul primo tempo. Per fortuna comunque l’abbiamo sbloccata, anche su una bella giocata. È chiaro che gli stessi ragionamenti che noi potevamo fare a fine primo tempo se li avessimo fatti sullo 0-0 sarebbe stata una cosa diversa. Invece era una partita che era già da quel punto di vista incanalata in un certo modo, bisognava però mettere a posto alcune cose, e lo abbiamo fatto bene perché nel secondo tempo secondo me non c’è stata partita”.

Tre cartellini gialli pesanti perché Mencagli, Gabbianelli e Greselin salteranno la trasferta di domenica prossima sul campo della Correggese per squalifica. “Sappiamo che questo è un momento delicato della stagione, dove comunque il giro delle diffide porta a situazioni anomale e le squadre forti devono sapere anche sopperire alle assenze. Oggi mancava Tanasa per questo motivo, nella prossima partita mancherà qualcun altro, non c’è la volontà sinceramente di prendere ammonizioni, sono capitate concentrate tutte e tre nella stessa partita e questa cosa non passava dalla nostra volontà. Resto dell’idea che siamo un gruppo che ha delle risorse che gli possono permettere di fare bene anche se mancano dei giocatori. Sapevamo che prima o poi sarebbero mancati Gabbianelli, Mencagli e Greselin, capiterà nella prossima partita; recupereremo Tanasa, abbiamo recuperato Deratti senza forzarlo troppo, abbiamo recuperato Tonelli senza forzarlo troppo, bisogna lavorare un po’ con il contagocce in questo momento, bisogna riuscire a tenere presente tutto. Tutto sommato se devi fare tutti questi ragionamenti e poi finisce 4-0 la partita, al di là dello storcere il naso, io per primo, su quelle che erano le situazioni che ho detto prima del primo tempo, bisogna essere abbastanza contenti”.

Sul cambio di modulo del Rimini. “Ci eravamo già cambiati a metà del primo tempo, ci siamo messi 4-2-3-1, ma l’ho fatto per difendere, non per attaccare: avevamo problemi a difendere, a trovare riferimenti, ad andare a pressare il loro play nella maniera che di solito noi sappiamo fare. Abbiamo fatto fatica e nella seconda parte del primo tempo ci siamo messi così e diciamo abbiamo perlomeno ballato meno in mezzo al campo, però non era quello che serviva, probabilmente serviva qualche forza fresca in più e direi che quelli che sono entrati, come sempre, sono entrati bene”.

Sulla direzione arbitrale. “L’arbitro oggi non era in una giornata felice, può capitare. A noi capita spesso. Non ne abbiamo mai parlato, non ne parlo neanche oggi. Sinceramente non credo che passi dal fatto di fare ricorso o meno, penso che ci siano delle competenze personali, individuali, a volte si è in giornata storta, oggi lo era, però abbiamo vinto 4-0 in una partita in cui l’arbitro era in giornata storta. E questo è positivo”.

Per Antonio Ferrara, autore di una doppietta, ci potrebbe essere più spazio? “Penso di sì, può esserci. Ferrara è un giocatore molto bravo ad entrare a partita in corso. Le migliori partite che ha fatto con noi quest’anno le ha fatte quando è entrato. Spesso quando è partito dall’inizio ha fatto fatica. È un giocatore che sta maturando, che sta crescendo, e penso che se verrà chiamato in causa dal primo minuto si farà trovare pronto probabilmente di più di quello che è successo in passato. Però è un giocatore che ha grandissimi colpi, ha una personalità importante, sa di essere in un gruppo forte, però si fa trovare sempre pronto, non fa mai polemica. Giocatori così bisogna averne per pensare di poter arrivare davanti. Lui fa parte di quella categoria di giocatori che per un allenatore quando li hai ti ritieni abbastanza fortunato”.

La sensazione è che il Rimini non sia nel suo miglior momento, ma nonostante questo riesca a vincere le partite. “Io penso che le squadre non si improvvisino, penso che una squadra diventa forte nel momento in cui trova dei riferimenti tattici importanti. E noi penso che da quel punto di vista abbiamo fatto un percorso importante. Nelle ultime partite, per motivi diversi, abbiamo spesso dovuto cambiare, quando si cambia si abbandonano dei riferimenti e si prendono delle strade nuove, che possono in parte portarti a delle scoperte positive. Però è normale che se tu cambi tanto in quel contesto di partita che vai ad analizzare qualche certezza in più te la trovi in meno. Quindi io penso che in questa fase della stagione più che belli bisogna riuscire a essere concreti e a far passare tutte le cose che sappiano devono passare. Ripeto: squalifiche, non squalifiche, abbiamo avuto anche una serie di infortuni particolari e tutti quanti concentrati. Credo che alla fine, quando tu riesci a fare questo e anche a fare risultato, e anche in maniera piena, devi essere soddisfatto. Poi, se guardiamo il bicchiere mezzo vuoto, come io devo fare, penso che dal punto di vista della crescita tattica, e non quella mentale, che sono cose diverse, possiamo fare meglio di quello che abbiamo fatto nel primo tempo di oggi, anche nelle condizioni di oggi. Mentalmente invece passare questi momenti e capire che si può portare a casa comunque partite può essere un valore aggiunto, l’importante è non pensare mai che si portino a casa partite facendo meno sforzo, lo sforzo deve essere sempre il massimo. Noi a volte dobbiamo stare attenti a questo aspetto mentale, cioè non pensare che per il fatto che tu alla fine le porti a casa lo stesso basti fare un po’ di meno della partita prima, devi fare un po’ di più perché in questo momento dell’anno bisognerà fare un po’ di più. Questo varrà per Correggio, varrà per Mezzolara in casa, per le prossime partite, da qui alla fine sarà sempre così”.

Spesso quel qualcosa in più viene dalla panchina. “Sì, però quelli che entrano sono tutti potenziali titolari. Cioè, se Tonelli parte fuori ed entra fa bene. Io sono d’accordo su questo, sono anche d’accordo sul fatto che tutte le partite solitamente sono più complicate nei primi tempi che nei secondi. Quindi è normale che chi entra dopo trova situazioni di campo diverse rispetto a chi deve cercare di sbloccare la partita, scardinare la difesa avversaria, cercare di trovare la chiave interpretativa giusta. Tante volte noi mettiamo quelli che partono nella condizione più difficile e mettiamo tante volte quelli che entrano nella condizione di poter esprimere il massimo. Però entrano sempre giocatori forti. Noi non abbiamo giocatori normali. Quindi quando entrano non hanno solo freschezza, ma hanno anche colpi, qualità. E non è la prima volta, è sempre così”.

Aldo Nicolini, allenatore del F.C. Borgo San Donnino: “Siamo arrivati nel finale un po’ stanchi e probabilmente anche con pochi cambi a disposizione, che probabilmente avrebbero aiutato la squadra a mantenere un livello come quello precedente. Che il Rimini fosse una squadra molto forte lo sapevamo. Però dobbiamo ripartire dalla prima ora di gioco che abbiamo fatto oggi qui”.

Ci sta non fare punti a Rimini. “Il passivo pesante di oggi probabilmente viene anche dal fatto che in questo momento ho pochi giocatori e devono giocare sempre gli stessi, quindi quando fai tre partite in una settimana diventa logorante anche dal punto di vista fisico, e quindi è anche da ascrivere a questo”.

Qual è stata la cosa del Rimini che vi ha messo più in difficoltà? “Sicuramente l’organizzazione del Rimini è importante: si vede che mister Gaburro ha fatto un lavoro molto molto valido. Però ripeto, nonostante la loro organizzazione nella prima ora abbiamo tenuto bene il campo. Non dico che li abbiamo messi in difficoltà perché sarebbe troppo, anche se abbiamo avuto qualche situazione, una sullo 0-0, una conclusione nostra, e quell’episodio del rigore, che avrebbe potuto portarci sull’1-1, un rigore o non rigore non lo so, non sto dicendo questo, però c’era un’altra situazione favorevole per noi. Poi è chiaro che i cambi del Rimini fanno la differenza perché sono giocatori titolari che partono da fuori ed entrano, sicuramente questo ti permette di alzare ulteriormente il livello della squadra quando la partita ha già superato i tre quarti del tempo”.

Demba Kamara, centrocampista del Rimini F.C., sul duello a distanza con il Ravenna. “Il Ravenna è sempre a -3. Siamo davanti e va bene, tre punti di differenza”.

Simone Tonelli, centrocampista del Rimini F.C.: “Era una partita nella quale noi avevamo tutto da perdere perché quando giochiamo in casa, dove abbiamo sempre vinto e abbiamo fatto solo un pareggio col Ravenna, è normale che tutti diano per scontata la vittoria. Sono partite da preparare più a livello mentale che a livello di campo. Siamo stati bravi comunque a fare un’altra vittoria e a mettere un altro mattoncino”.

Nonostante il vantaggio sia arrivato al 14′, le difficoltà nel primo tempo sono rimaste. “Noi siamo una rosa di 25, tutti e 25 giocatori forti: quindi le partite le vinciamo tutti insieme, e se nel primo tempo la squadra ha un po’ di difficoltà è giusto che con i cambi diamo un po’ più di freschezza e tranquillità. Non si possono vincere tutte 2 o 3 a zero nei primi tempi. L’importante era portare a casa il risultato. Io sarei contento di vincerle tutte 1-0 da qui alla fine”.

Sul duello con il Ravenna: “Sinceramente stiamo arrivando a maggio senza accorgercene. Il campionato è ancora lungo, stiamo giocando domenica dopo domenica, sempre a tre punti. Penso sia il bello del calcio. In altri gironi avremmo potuto avere più margine, invece in questo stiamo facendo un campionato penso stratosferico sia noi che il Ravenna. Sarà un duello fino alla fine”.

Antonio Ferrara, attaccante del Rimini F.C.: “La partita era ancora aperta, anche se secondo me era in totale controllo perché loro nel secondo tempo non sono mai arrivati dalle parti della nostra porta. Sono stato bravo e fortunato ad avere la palla giusta e a fare gol”.

Quale dei due gol le è piaciuto di più? “Quando fai gol è sempre bello, quindi sono stati belli tutti e due, però diciamo che il primo è quello che mi è piaciuto un po’ di più”.

Quanto pesano questi gol per la sua stagione? “I gol quando portano punti pesano sempre. Per quanto riguarda la stagione individuale alla fine conta se alla fine vinci il campionato, perché se non vinci il campionato con una squadra del genere puoi fare anche 10-15 gol, però arrivi sempre secondo. Quindi i gol contano se alla fine arrivi davanti”.

Un’analisi della vittoria odierna. “L’analisi è che più si va avanti più le partite si fanno difficili. Nel primo tempo siamo stati bravi a sbloccarla subito, poi siamo andati un po’ in difficoltà perché ci sta anche un po’ di stanchezza a questo punto della stagione. Però poi quando vinci 3-0 penso che si parli di una partita quasi a senso unico”.

Matteo Callegaro, centrocampista del Rimini F.C., all’esordio dal primo minuto. “Per fortuna è stato vincente. È stata una partita complicata soprattutto nel primo tempo, nel secondo loro hanno calato i ritmi, hanno calato la pressione e per noi è stato più facile trovare certe combinazioni e arrivare ad avere molte più occasioni”.

Un risultato anche troppo penalizzante per gli avversari? “Le partite comunque durano 90 minuti, per cui penso che non sia troppo penalizzante il punteggio finale per il Borgo San Donnino. A volte le partite si vincono anche al 95′. Di conseguenza penso che il risultato sia giusto per quello che abbiamo dimostrato nell’intera gara”. 

Sul duello a distanza con il Ravenna. “Per quanto riguarda la corsa col Ravenna noi dobbiamo pensare a noi stessi, dobbiamo pensare partita per partita, a fare risultato, a vincere, poi si vedrà”.

Cosa si sente di poter dare a questa squadra? “Io, come ho sempre detto, sono arrivato qui mettendomi a completa disposizione, al di là del giocare titolare o entrare dopo. Io spero di dare il mio apporto per quelle che sono le mie caratteristiche come giocatore e come uomo, all’interno del gruppo. Mi auguro di poter continuare a dare il mio apporto e che il mio apporto sia un piccolo tassello per arrivare all’obiettivo comune”.

Come giudica la sua prestazione? “Oggi è stato un primo tempo complicato, non ho avuto molti palloni giocabili rispetto a quelli che avrei voluto avere, per il resto penso di aver dato il massimo e di aver fatto quello che dovevo fare, anche dal punto di vista agonistico ho cercato di dare il mio apporto. Sono contento”.

LE PAGELLE DI NICOLA STRAZZACAPA

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