Per cinque sindaci "tracciamento troppo impattante sulle famiglie"
La lettera, al Ministro della Salute Speranza, al Presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini e all’Assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini, arriva dal Sindaco di Casteldelci Fabiano Tonielli, dal Sindaco di Coriano Domenica Spinelli, dal Sindaco di Novafeltria Stefano Zanchini dal Sindaco di San Leo Leonardo Bindi e da quello di Bellaria Igea Marina Filippo Giorgetti, con il Vice Sindaco Bruno Galli. E fa seguito alla richiesta arrivata dalle stesse Regioni, tra cui l’Emilia Romagna, a Ministero e Iss di ripensare il tema delle quarantene scolastiche, equiparando gli studenti al resto della popolazione (vedi notizia).
La richiesta è che si studino “misure di tracciamento, di entrate/uscite da quarantena e di riammissione presso gli istituti scolastici, meno impattanti sulla vita famigliare e lavorativa dei nostri cittadini”.
“Non possiamo ignorare” – scrivono gli amministratori locali – “le difficoltà del cosiddetto tracciamento e della gestione di inizio/fine quarantene, la dilatazione dei tempi e delle attese a carico dei cittadini, soprattutto le snervanti ore di fila che tutti i cittadini, compresi anziani e bambini, devono affrontare presso i luoghi deputati allo svolgimento dei tamponi: criticità causate proprio dal numero enorme di pratiche che il sistema sanitario è in questo momento costretto a processare, palesando oggettive e comprensibili difficoltà.”
La richiesta è quella di fare una riflessione sugli strumenti messi in campo per il contenimento dei contagi. “Sollecitiamo lo studio di misure di tracciamento, di entrate/uscite da quarantena e di riammissione presso gli istituti scolastici, meno impattanti sulla vita famigliare e lavorativa dei nostri cittadini.”