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Vaccinazione a scuola?

Scuola e covid, le richieste delle Regioni. Oltre 2400 focolai attivi

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 25 gen 2022 15:41 ~ ultimo agg. 16:47
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L’Emilia-Romagna, con le altre Regioni, ha avanzato al Governo una serie di proposte in merito alla gestione dei casi covid in ambito scolastico. Tre gli obiettivi: garantire la sicurezza nelle scuole con gli studenti realmente in presenza, rivedere i protocolli per renderli praticabili, semplificare e velocizzare le procedure. Ne hanno parlato in Commissione assembleare la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein, l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e l’assessore alla Scuola e Università, Paola Salomoni, che hanno anche annunciato la disponibilità della Regione di iniziare a vaccinare a scuola, organizzandosi con le Direzioni scolastiche e i Dipartimenti di sanità pubblica. La Regione inoltre sta valutando la possibilità di estendere l’autotesting alla popolazione di età inferiore ai 5 anni, che non può vaccinarsi: su questa ipotesi sarà avviato un confronto con i pediatri di libera scelta.

La fase di convivenza con la pandemia è già iniziata, dobbiamo attrezzarci come Paese che possa vivere nonostante le varie ondate- hanno sottolineato nei loro interventi la vicepresidente Schlein e gli assessori Donini e Salomoni- Se tutti crediamo che la scuola sia tale soprattutto in presenza e che sia la priorità nazionale, allora dobbiamo impegnarci tutti a rivedere i protocolli. L’impegno dell’Emilia-Romagna è massimo e la disponibilità delle Regioni c’è tutta, per far sì che aumenti la scuola in presenza e i protocolli siano realmente praticabili”.

Per quanto riguarda la situazione contagi in ambito scolastico, dai 748 focolai attivi nella settimana 10-16 gennaio (dai servizi educativi alle scuole secondarie di secondo grado) si è passati ai 2.415 della settimana 17-23 gennaio (670 nelle scuole dell’infanzia, 846 nelle primarie, 226 nelle secondarie di primo grado e 292 nelle superiori); da 969 a 2.225 classi in quarantena; in totale, tra studenti e personale, le persone in quarantena nelle due settimane considerate sono quasi triplicate, passando da 13.528 a 36.717. Infine, l’incidenza nella popolazione scolastica è passata da 4.504 su 100mila persone dal 10 al 16 gennaio a 6.494 tra il 17 e 23 gennaio.

. Le richieste di semplificazione e aggiornamenti protocolli a Ministero e Iss

La Regione è disponibile a vaccinare nelle scuole, organizzandosi con le Direzioni scolastiche e i Dipartimenti di sanità pubblica.

Ma a due settimane dalla ripresa delle lezioni, in cui la curva dei contagi è stata esponenziale, occorre un check e una revisione dei protocolli a livello nazionale, tali da poter essere messi realmente in pratica per fare andare gli studenti a scuola non solo sulla carta ma realmente.

Da qui la richiesta di equiparare immediatamente la quarantena tra gli studenti e il resto della popolazione. Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia, la proposta è quella di ridurre i 10 giorni di quarantena e di superare la regola matematica di “1 caso tutti a casa”: si chiede di prevedere la quarantena solo per i contatti stretti e di considerare i guariti come gli adulti, con il ritorno in aula dopo 5 giorni a casa.

Per la scuola primaria, visto che i bambini possono indossare le mascherine, si suggerisce di tenere il tampone al quinto giorno ma lasciando in classe con mascherina i vaccinati e i guariti.

Per le scuole secondarie, dove in Emilia-Romagna si è raggiunto l’81% dei vaccinati con 2 dosi, la richiesta è che tutti possano andare a scuola con mascherina se vaccinati con 2 dosi da meno di quattro mesi o con booster, perché “nella scuola non ci devono essere contraddizioni rispetto alla situazione generale”.

Infine, la richiesta alla struttura commissariale di estensione del prezzo calmierato dei tamponi a 8 euro in farmacia anche alla popolazione dai 5 ai 12 anni. L’assessore Donini ha inoltre garantito un intervento della Sanità regionale per rafforzare il rapporto con le farmacie del territorio, chiedendo la loro disponibilità, in caso di comunicazioni in ritardo da parte delle Asl, di garantire gratuitamente i tamponi di controllo anche solo a fronte della presentazione della comunicazione dell’Istituto scolastico.

Infine, il sistema regionale è impegnato a velocizzare l’emanazione dei provvedimenti di quarantena: è stato chiesto ai territori di accelerare e automatizzare la trasmissione digitale del dato sui bimbi presenti in sezione nel momento in cui scatta la quarantena, in modo che le Ausl possano a loro volta validare al più presto il provvedimento, anche per poter effettuare gratuitamente il tampone e richiedere i congedi.