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Scuola e contagi

Dad al primo contagio. Le perplessità di politica e genitori

In foto: una lezione a distanza
una lezione a distanza
di Redazione   
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mar 30 nov 2021 17:52 ~ ultimo agg. 1 dic 08:31
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Il passo indietro deciso dal Governo sulla scuola, con la sospensione del programma di sorveglianza con testing e il ritorno alla Dad anche con un solo positivo, sta facendo discutere (vedi notizia). Una decisione dettata dall’aumento dei casi e dalle conseguenti difficoltà di tracciamento da parte delle Asl. L’assessore regionale Raffaele Donini ha annunciato che l’Emilia Romagna cercherà di correre ai ripari “cercando di accelerare ed efficientare il tracciamento, per far sì che non si ricorra in maniera automatica alla Didattica a distanza”. “La Regione – è la replica della consigliera di Forza Italia Valentina Castaldinideve prendersi delle responsabilità e mettere nero su bianco quello che le Ausl devono fare. Diversamente rischiamo che le direttive del Ministero diventino una scusa a portata di mano per non fare più tracciamento.
Le perplessità restano forti non solo tra amministratori e politici ma anche tra i genitori. Emerge anche dai commenti lasciati in coda alla notizia pubblicata sui nostri social network. “Bambini in dad perché l’Ausl non sta dietro ai tamponi!? – scrive KatiaPura follia scaricare il problema organizzativo di un ente nuovamente sui ragazzi e le loro famiglie.Gianluca legge invece la decisione del Governo come un modo per far “pressione” e incentivare la vaccinazione dei più piccoli. Di diverso avviso invece Mjriam: “bene – scrive – perché troppa gente sta zitta e non avvisa nessuno!”. La Dad, in base al precedente regolamento, scattava in automatico solo con tre o più casi positivi e non con uno solo. Ma secondo Luca e Marco di fatto “era già così” e “non è cambiato nulla in realtà”. Maria Chiara lancia invece un appello al Governo stigmatizzando i repentini cambiamenti: “decidetevi” scrive.