Indietro
sabato 27 aprile 2024
menu
Calcio Eccellenza

Tropical Coriano. Tiziano Marzi: "Non ripartiamo, questo non è vero calcio"

In foto: Tiziano Marzi, presidente del Tropical Coriano
Tiziano Marzi, presidente del Tropical Coriano
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 9 mar 2021 18:50 ~ ultimo agg. 10 mar 16:14
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Del girone C di Eccellenza solo Classe e Del Duca Ribelle sarebbero disposti a ripartire l’11 aprile. Per gli altri club romagnoli di Eccellenza non ci sono le condizioni per tornare in campo (vedi notizia).

Ecco le considerazioni del presidente del Tropical Coriano, Tiziano Marzi.

“Le condizioni sanitarie in cui viviamo sono sotto gli occhi di tutti – attacca il numero uno della società corianese -, c’è un grosso rischio per la salute dei dirigenti, dei giocatori e dello staff tecnico, e credo non ne valga la pena. Poi si ripartirebbe senza pubblico, stando distanti il più possibile, questo credo sia un calcio che non abbia niente a che fare con il calcio che conosciamo noi e che amiamo.

Sia chiaro: il calcio manca tantissimo a tutti noi, ma ci manca la gioia di vivere quei momenti. Il calcio come lo abbiamo vissuto in quest’ultimo periodo non è vero calcio – continua Marzi -. Non ci sono le condizioni per continuare. La nostra squadra poi è decimata perché dieci giocatori sono andati a giocare nel campionato interno sammarinese. Per ripartire avremmo dovuto integrare la rosa con una decina di giocatori, ma questo non sarebbe stato un grosso problema perché molti giocatori di Promozione si stanno proponendo. Anzi sarebbe stata l’occasione per visionare qualche giovane in prospettiva futura. Quando però i rischi sono maggiori dei benefici non vale la pena rischiare.

Mi chiedo poi che senso abbia partecipare ad un campionato senza retrocessioni. Viste le scarse adesioni nella nostra regione saremmo dovuti andare a giocare a Piacenza, Modena e Parma, sobbarcandoci costi di trasferta rilevanti, oltre a quelli da mettere in preventivo per l’applicazione del protocollo sanitario. Se dobbiamo fare delle amichevoli preferiamo farle con squadre del circondario, senza spostarci troppo. Del resto le squadre che hanno dato la loro disponibilità alla ripresa sono quelle che hanno ambizioni di promozione in Serie D.

Alla luce di tutte queste considerazioni, a malincuore abbiamo deciso di fermarci e di convogliare le energie per poter ripartire a settembre con il calcio che ci piace, se possibile con il pubblico sugli spalti perché sono i tifosi che ti danno la gioia di fare calcio”.