Indietro
menu
denunciato per ricettazione

Vendeva volumi del Seicento sul web, antiquario santarcangiolese nei guai

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
gio 21 gen 2021 17:44 ~ ultimo agg. 22 gen 11:35
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Aveva messo in vendita sulle piattaforme di e-commerce e sui siti web dedicati al commercio di beni d’arte e collezionismo, quattro preziosi volumi antichi appartenenti alla Biblioteca Diocesana del Seminario di Alba. A finire nei guai un antiquario santarcangiolese, denunciato dal Nucleo carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale di Torino con l’accusa di ricettazione di beni culturali.

Si tratta di manuali di diritto romano del Seicento e di libri di diritto ecclesiastico del secolo successivo utilizzati nelle scuole diocesane per l’istruzione dei seminaristi. Tra questi anche una preziosa edizione commentata dei più noti trattati di filosofia del diritto del 1746. I beni sono stati individuati e recuperati dai militari di Ancona, dopo la segnalazione di uno studioso che, navigando in Internet, era incappato in una sospetta asta online su eBay. Sarebbe stato stato proprio il commerciante santarcangiolese, come hanno ricostruito le indagini, a metterli in vendita nonostante presentassero i timbri delle biblioteche diocesane italiane di provenienza.

Le verifiche e gli accertamenti svolti dai carabinieri del Reparto specializzato dell’Arma nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Tutela del patrimonio culturale, in collaborazione con i responsabili degli uffici dei beni culturali delle diocesi interessate, hanno permesso di stabilirne con esattezza i luoghi di provenienza.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Rimini, ha portato all’individuazione di altri tomi all’interno del negozio e dell’abitazione del santarcangiolese. I volumi sono tutti provento di furto ai danni delle biblioteche diocesane di Roma, Nola (provincia di Napoli) e Alba (provincia di Cuneo). Questa mattina, dopo 70 anni, è avvenuta la restituzione dei tomi direttamente nelle mani del vescovo di Alba, Marco Brunetti.