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Il futuro biancorosso

Rimini Calcio. Pastore, Mercuri e Brugioni: "Da oggi inizia il cambiamento"

di Roberto Bonfantini   
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ven 13 dic 2019 12:23 ~ ultimo agg. 14 dic 18:08
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Al via un nuovo corso per il Rimini FC. Il “vento di cambiamento” è stato spiegato in un incontro con la stampa svoltosi questa mattina presso la sede della società biancorossa. Presenti il direttore generale Marco Mercuri, il direttore sportivo Ivano Pastore e il legale del Rimini F. C., avvocato Luca Brugioni.

Marco Mercuri: “Abbiamo convocato questa conferenza per mettere a tacere le voci sulle questioni societarie, che ultimamente hanno superato anche le questioni più importanti, che sono quelle relative alla salvezza. In accordo con il presidente Giorgio Grassi abbiamo concordato di affrontare tutti quelli che saranno gli interessamenti relativi ad acquisizioni societarie direttamente noi: il direttore Pastore, io, l’avvocato Brugioni ed il commercialista Tiziano Fabbri. Questo per evitare che attorno alla società gravitino personaggi di ogni tipo, che possano mettere davanti al Rimini interessi personali per cercare pubblicità gratuita grazie al nome del Rimini. Le persone che verranno, sperando siano solvibili, le incontreremo e faremo le valutazioni del caso”.

Ivano Pastore: “Abbiamo fatto questa conferenza anche per portarvi a conoscenza che stiamo apportando un cambiamento. Se siamo qui è perché vogliamo cercare di dare un’impronta nuova al nuovo corso del Rimini. La cosa che mi preme sottolineare è che abbiamo la fortuna di lavorare per una società solida perché abbiamo l’opportunità di poter portare a Rimini anche un certo tipo di giocatori nel tempo. È chiaro che se per una errata lettura di un bilancio leggo “il Rimini annega nei debiti” e sono un giocatore faccio fatica a pensare positivo. Non è questa la situazione: qui non c’è una persona che non sia stata retribuita o possa lamentare una carenza. Sono stati commessi degli errori, ma è inutile tornare a parlarne e non sono io a doverlo fare essendo arrivato da poco tempo. Il mio compito è capire gli errori tecnici e gestionali e provare a cambiare la rotta. Questo lo puoi fare se trovi un gruppo di lavoro che va nella stessa direzione. Non amo l'”io” all’interno del gruppo: per me chiunque pensa a se stesso prima che alla società o ad un gruppo di lavoro non può far parte di questo progetto. Questo progetto ha un solo obiettivo: raggiungere la salvezza. Capisco anche la delusione che può avere la gente. Ho visto l’attaccamento che i tifosi hanno nei confronti del Rimini e, anche dalla mia precedente esperienza qui, so quello che possono dare. Io sono fiducioso, è chiaro non sarà semplice. Oggi il primo step è levarci dall’ultimo posto. Raccogliendo certezze proveremo a tirarci fuori da questa classifica per permetterci di giocarci la salvezza con il miglior posizionamento possibile. Da oggi le cose possono cambiare e andare anche in un’altra direzione. Per quel che concerne la cessione societaria siamo d’accordo con il presidente che la prima cernita venga fatta da noi. Stiamo operando un cambiamento”.

Luca Brugioni: “Concordo con quello che ha detto chi mi ha preceduto. Se arrivano sul mio tavolo buone proposte siamo contenti. Nel frattempo la società è sana, il bilancio è solido, quindi si continua serenamente per cercare di arrivare a questa salvezza il prima possibile”.

Pastore: “Il presidente non è che non si interessi più del Rimini: è la sua squadra ed è colui che paga. Ha semplicemente delegato dei professionisti ad occuparsi delle altre sfere. Non è una mancanza di rispetto che oggi non sia qui presente il presidente”.

Sono arrivate offerte che rispondano ai requisiti richiesti dalla società e resi noti anche durante una conferenza stampa di fine estate? “Questo tipo di offerta, con le caratteristiche elencate da me la scorsa estate, non è mai arrivata, da parte di nessuno – risponde l’avvocato Brugioni -. Che poi sono le caratteristiche basiche: acconto, fideiussione, garanzie di pagamento, e a quel punto le porte per una trattativa si possono aprire”.

Pastore: “Adesso poi le regole sono cambiate. Tu puoi acquisire una società, ma poi la Legapro prende le misure per valutare se l’acquirente possa davvero andare avanti”.

Sul rapporto con Francesco Scotti. “Ivano e Francesco non hanno nessun tipo di problema – risponde Pastore -. Io devo fare mercato, il presidente mi può dare le linee guida sul budget, ma le scelte le faccio io. Così come io non posso sindacare l’operato dell’allenatore. Io sono per il rispetto dei ruoli. Il mister ha cercato di dare una scossa cambiando anche qualcosa”.

Avete incontrato una cordata di albanesi interessata alla Rimini Calcio? “Già il fatto che lo sappia tu… se sono seri, sono solidi e fanno qualcosa di migliorativo ben vengano, ma chi gli chiude le porte – è ancora Pastore a parlare –! Pensate che io sia venuto qui a svernare? Quando me ne sono andato ho lasciato qualcosa di incompiuto, ma non per colpa mia. Quando mi è arrivata questa chiamata ho pensato che sarebbe stata l’occasione giusta per finire quel lavoro. Io devo pensare a quali giocatori devono arrivare perché mi devo salvare a fine anno”.

Sulla trattativa con Mongardi risponde l’avvocato Brugioni: “Non c’è nessuna trattativa in atto con questo soggetto. Noi non chiudiamo la porta a nessuno, ma uno deve presentarsi secondo i canoni comuni. Questo ad oggi non è accaduto”.

Ci sono trattative in corso per la cessione della Rimini Calcio? “No, in questo momento no” risponde Pastore.

“Ad oggi il Rimini è saldamente nelle mani della proprietà – aggiunge il DG Mercuri. Se arriverà qualcuno disposto a garantire un futuro migliore rispetto a quello che l’attuale società può garantire Grassi si siederà al tavolo. Il signor Grassi non venderà, nonostante una sua battuta detta per provocare, al primo che capita”.

Si è fatta avanti una cordata toscana? “C’è questa cordata toscana? Noi siamo qui” dice Pastore.

Sul mercato risponde ancora Pastore: “Qualche chiamata l’abbiamo ricevuta da parte di giocatori che vorrebbero venire a Rimini. Per un giocatore venire a giocare in una piazza come Rimini, dove si vive bene, con un’ottima qualità della vita e con una società che paga, è una cosa positiva. Pensiamo anche al fatto che abbiamo 28 giocatori in rosa, dobbiamo anche cedere qualche giocatore, ma questo non vuol dire che non compreremo fino a che non avremo ceduto qualcuno”.

Matteo Montinaro, in prova per qualche giorno, non farà parte della squadra biancorossa. “Non lo tesseriamo, va via” dice Pastore in merito.

Qualche giocatore ha chiesto di essere ceduto? “Ad oggi nessuno ci ha chiesto di essere ceduto” sempre Pastore. “Noi non abbiamo bisogno di gente che non vuole rimanere” aggiunge Mercuri.

Due giocatori sembrano già sul piede di partenza. “Bellante e Messina non rientrano nei piani – a parlare è ancora il DS Pastore -. Con Vincenzo Bellante abbiamo forse già trovato una soluzione, ne stiamo parlando con il ragazzo”.

Colella è a rischio? “No, non scherziamo” dice Pastore. Mercuri aggiunge: “Allenatore e direttore sono venuti proprio per intervenire prima del mercato, lavorare sulla rosa e sulle linee di mercato che saranno date”.

Che situazione ha trovato dal punto di vista organizzativo? “Quando io parlo di cambiamento parlo di cambiamento totale – risponde Pastore: c’era molto pressappochismo, molto dilettantismo, lasciamelo dire. In questi 10-15 giorni la cosa che abbiamo cercare di fare è stato dare degli indirizzi a tutti perché uno che lavora per una società ha dei compiti da svolgere. Non puoi lavorare per una società e poi andare al campo quando vuoi e andare in sede quando vuoi”.

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