Repliche e chiarimenti
Biagini al PD: "Ho agito per tutelare l'Amministrazione, non per screditare"
In foto: l'ex assessore Roberto Biagini (Newsrimini.it)
di Redazione
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sab 21 set 2019 18:26 ~ ultimo agg. 18:27
Al comunicato di oggi del PD di Rimini di oggi (vedi notizia) arriva la replica di Roberto Biagini. Obiettivo principale dell’intervento del PD era la Lega mal’ex assessore è chiamato in causa dal PD nel passaggio “Non sono altro che accuse pretestuose, generate da un atto di vendetta politica (le rivelazioni dell’ex assessore Biagini)”.
Scrive Biagini: “Leggo che anche il PD, con lo stesso linguaggio di Andrea Gnassi, parla di “vendetta politica” di Roberto Biagini, come se il dovere inerente al ruolo di pubblico ufficiale che mi imponeva la carica assessorile, quello cioè di rivolgermi alla Procura della Repubblica nel momento in cui sono venuto a conoscenza di fatti penalmente rilevanti, o almeno giudicati dal sottoscritto tali, (Luglio-Agosto 2015) fossero il frutto di una “vendetta…preventiva” per un fatto (esclusione dalle liste) che si sarebbe verificato quasi una anno dopo (Aprile 2016). Qui siamo oltre “la fantasia al potere” ma se il “convento passa quello”, se “l’intellighentia” del Pd si riassume in quelle frasi c’è solo da prenderne atto. Consiglio però al PD, locale e regionale, di andarsi a leggere interamente le 100 pagine di “accuse pretestuose” confezionate non dalla “ vendetta politica dell’assessore Biagini contro la pubblica amministrazione”, ma dal lavoro scrupoloso e serio della Guardia di Finanza.
Secondo consiglio (non legale ma di opportunità) è quello di attivare immediatamente la “commissione disciplina, pari opportunità, probiviri ecc..” per le “frasi volgari e sessiste” rivolte da iscritti del partito nei confronti di un’altra persona che a loro dire, dalle intercettazioni, avrebbe parlato un po’ troppo col sindaco di certi temi.
Biagini chiarisce: “Per concludere (ma temo che sia difficile da comprendere per gli estensori piddini del comunicato, però ci provo lo stesso) evidenzio che l’amministrazione comunale è stata considerata “persona offesa” nel procedimento penale nato grazie al mio esposto e ho ampiamente sostenuto pubblicamente che essa ha il dovere, nel nostro interesse di cittadini, di costituirsi parte civile per chiedere il risarcimento dei danni.
Quindi io non ho screditato l’amministrazione comunale come ignobilmente scrive il comunicato del PD; ho agito per tutelarne l’onorabilità, sempre che ne possano capire la differenza, e non è necessario aspettare l’esito di un giudizio penale (deputato ad accertare tecnicamente i reati) per valutare e deplorare chi si è macchiato di fatti deputati a screditare il buon nome della politica e della pubblica amministrazione.
Certo è che se la politica del PD è quella di provare a mettere in cattiva luce nei confronti della pubblica amministrazione le persone che denunciano vomitevoli situazioni e non chiedersi, invece, il perché nascono e da chi sono alimentate e/o protette, non si deve poi lamentare del calo dei consensi”.
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