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Sheyck Abdo

La comunità cresce

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 1 apr 2019 09:31 ~ ultimo agg. 5 apr 09:33
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La comunità di Santarcangelo che ha accolto Sheyck Abdo e la sua famiglia ci racconta come sta andando:

Dopo poco più di tre mesi dal suo arrivo in Italia, alla famiglia di Sheykh Abdo è stata riconosciuta la protezione internazionale con lo status di rifugiati per una durata di 5 anni (la nonna Najah ha ricevuto la protezione sussidiaria, che prevede dei requisiti leggermente differenti nel momento del rinnovo del documento o dell’acquisizione della cittadinanza italiana).

Con l’ottenimento del permesso di residenza, si potrà inziare a cercare un lavoro per Abdo, che per vari motivi al momento è l’unico della famiglia a poter contribuire dal quel punto di vista. L’obiettivo è quello di trovare qualcosa che gli possa permettere di continuare a sostenere e a diffondere la Proposta di Pace per la Siria promossa da Operazione Colomba. A questo proposito, in queste ultime settimane Abdo è stato nel nord Italia per presentare la Proposta di Pace a varie organizzazioni e scuole, e per raccogliere fondi per la sua scuola in Libano.

Samar, dopo piccole complicazioni dovute al parto, si è ripresa bene e sta seguendo la crescita della piccola Luna e l’inserimento scolastico di Hiba e Mohamed.

La nonna Najah, per problemi di mobilità, ha iniziato delle infiltrazioni al ginocchio, ed è in attesa di essere visitata da uno specialista per poter effettuare un’operazione che prevede l’inserimento di una protesi di sostegno.

In tutto questo bisogna sottolineare che proprio questa mattina è arrivata a Roma attraverso i Corridoi Umanitari la signora Eftikar (Umm Quteiba, che significa madre di Quteiba), sorella di Sheykh Abdo. Insieme a lei, i 3 figli tutti minorenni: Quteiba, il più grande di 17 anni, Raghad di 14 e Ali di 9. Dal suo arrivo a Santarcangelo, Abdo ha spinto molto perché si potessero riunificare in una zona tranquilla e lontani dalle minacce. Saranno accolti dalla Parrocchia di San Vito che ha deciso di mettersi in gioco personalmente in quest’esperienza.