Conclusa sul Lago di Garda la prima edizione della Macsy Cup

Si è appena conclusa sul Lago di Garda la 1a edizione della Macsy Cup, Torneo Internazionale di Calcio giovanile riservato alle categorie Under 10 (nati nel 2009/10) e Under 12 (nati nel 2007/08), squadre professionistiche e non professionistiche, evento ideato e organizzato dall’azienda riminese Macsy, già nota per essere il licenziatario ufficiale del FC Barcelona in Italia e organizzatore dei Barça Academy Camps.

Il torneo si è svolto nel week end di pasqua (19/22 aprile) nella splendida cornice del Lago di Garda (sedi di gioco a Desenzano del Garda e a Rezzato) ed ha visto la partecipazione di 16 squadre in ogni categoria, provenienti da tutte le regioni d’Italia, oltre che dalla Spagna e dal Giappone.

Tra le altre, hanno partecipato l’FC Barcelona con due squadre della Barça Escola, il Chievo Verona, l’Hellas Verona, Brescia Calcio, Feralpi Salò, Milan Academy. Complessivamente 550 giovani calciatori. Splendida la cornice di pubblico, con oltre 6.000 spettatori nelle due sedi di gioco durante tutta la durata della manifestazione.

Innovativa e unica la formula di gioco. “Football meet people” è il claim della manifestazione. Perché il calcio è uno straordinario mezzo per far incontrare bambini e giovani calciatori, da tutta Italia e dal mondo, nel rispetto dello spirito sportivo, dell’amicizia, un modo per abbattere le barriere e le diffidenze, per costruire ponti e avvicinare le persone. Sono questi i valori alla base della Macsy Cup. Per questa ragione tutte le squadre di ogni Categoria si sono incontrate in un girone all’italiana, con accesso alle semifinali e finali per le prime quattro classificate, con direzione di gara affidata direttamente ai bambini o a un dirigente/allenatore delle due squadre. 238 partite giocate in tre giorni, almeno 15 da parte di ogni squadra.

Una formula divertente molto apprezzata che ha entusiasmato i giovani calciatori e le loro famiglie. Molto bello e sentito il momento finale della cerimonia di chiusura del Torneo, con tutti i capitani delle squadre riuniti in cerchio, abbracciati, per ritirare la propria bandiera personalizzata fornita dall’Organizzazione, con la ripromessa di rivedersi e incontrarsi di nuovo alla seconda edizione della Macsy Cup.

Molto alto il livello tecnico del Torneo, con le squadre professionistiche che hanno partecipato “sotto età” in entrambe le categorie, e con le altre società non professionistiche che hanno presentato squadre di ottimo livello. Calorosissimo, ma sempre sportivo, il tifo sugli spalti da parte delle famiglie e accompagnatori.

Entrambe le categorie, Under 10 e Under 12, sono state vinte dall’ASD Levante Azzurro di Bari, che in due combattute finali hanno superato, rispettivamente, la Folgore Caratese e i padroni di casa del Rezzato.

“Siamo molto contenti e soddisfatti di tutta l’organizzazione del Torneo – dice Simona Cenci, Amministratore Unico di Macsy -. Lo spirito sportivo della manifestazione è stato colto e vissuto da parte di tutti i partecipanti, calciatori, dirigenti e familiari. Eravamo sinceramente molto emozionati, perché si trattava della prima edizione del nostro Torneo. Organizziamo i Camps del FC Barcelona da 5 anni, organizzare un Torneo era per noi una nuova esperienza. Ma la risposta del pubblico è stata fantastica, le tribune sono state gremite tutti i giorni, in entrambe le sedi di gioco. Vorrei ringraziare tutti gli sponsor e i partner che hanno reso possibile realizzare l’evento: SDL Centro Studi SPA, Lubest Srl, FC Sporting Desenzano, FC Rezzato, Val di Meti, PA Incentive per avere curato e organizzato tutta la parte alberghiera connessa all’evento. Un grazie di cuore al Direttore Tecnico del Torneo Claudio Monese e soprattutto a tutti i volontari che ci hanno aiutato in questi giorni. Siamo appena tornati a Rimini, ma stiamo già pensando all’edizione 2020: siamo stati subito contattati da alcuni territori per la seconda edizione, segno che abbiamo fatto le cose bene. Un po’ di riposo e poi partiamo con la programmazione dell’evento del prossimo anno.”