Rimini-Virtus Verona, la vigilia di Leonardo Acori

Il Rimini vuole continuare il suo buon momento, dopo la vittoria interna sulla Fermana ed il pareggio di Ravenna. Al “Romeo Neri” arriva la Virtus Verona, avversario diretto dei biancorossi nella lotta salvezza, che nell’ultimo turno ha superato 2-0 il Teramo.

La vigilia del tecnico del Rimini, Leonardo Acori.

Quello con la Virtus Verona è il primo di diversi scontri diretti. “Sono tanti scontri diretti – attacca Acori -. È una partita difficile perché la Virtus Verona è una squadra in salute, come siamo in salute noi. Ho visto la partita di domenica e hanno battuto 2-0 il Teramo. Bisogna giocare con molta attenzione, con grande generosità e a grandi ritmi e cercare di mettere in difficoltà, con giocate dei singoli e di squadra, la Virtus Verona”.

Vedremo un Rimini più propositivo? “Noi siamo sempre partiti per fare la partita e prepariamo le partite per giocarcela. Qualche volta sei costretto da squadre forti a difenderti in un po’. Anche nel secondo tempo qui in casa con la Fermana abbiamo fatto una partita in cui abbiamo proposto gioco senza buttar via la palla”.

Sul girone. “La classifica è cortissima, è corta per andare in un posto dove sarebbe meraviglioso andare, cioè vicino ai play off, è corta in entrambi i casi. Noi dobbiamo pensare alla partita, pensare che tutte le partite sono difficili, che questo è un girone molto competitivo nel quale ci sono tante squadre che giocano bene. È un livello molto alto, ho visto molte partite e tutte le squadre sono attrezzate bene. Noi dobbiamo stare molto attenti, concentrati, ripetere per 90 minuti e non per soli 45 la prestazione di Ravenna del secondo tempo, e cercare di alzare i ritmi il più possibile perché la squadra sotto il lato fisico sta bene”.

Tre assenti. “Dall’inizio della prossima settimana Arlotti, Bandini e Buscè possono tornare ad allenarsi col gruppo – è sempre Acori a parlare -. Alimi da questa settimana è tornato ad allenarsi con il gruppo, sente ancora qualche dolorino, ma sono contento di come l’ho visto in settimana. Alimi è convocato, gli altri tre riprendono martedì”.

Nessuna anticipazione sulla formazione. “Io non ho tanti dubbi. Il sabato sera mi riunisco con me stesso e decido la formazione. Sulla trequarti? Badjie ha sofferto, come tutta la squadra. Nel secondo tempo aveva fatto meglio, quando è entrato Roberto Candido ha dato maggiore contributo. Anche Badjie ha fatto bene la fase difensiva, gli è mancato un po’ di spunto e qualche dialogo in più con Volpe”.

Sul modulo. “Ho sentito parlare di un 4-4-1-1. Il nostro è un 4-2-3-1 perfetto con due esterni offensivi come Simoncelli e Guiebre e con dietro la punta c’è Candido o Badjie, che sono uomini offensivi. Quando attacchiamo ci sono quattro attaccanti e io chiedo anche una maggiore partecipazione dei terzini. Devono prendere più confidenza con la fase d’attacco sia Venturini che Petti. E i due centrocampisti centrali devono avvicinarsi di più alla porta avversaria, soprattutto Danso che ha un gran tiro”.

Ancora sul modulo. “Non posso fare un sistema di gioco che vada bene a tutti, anche i ragazzi si devono adeguare e devono capire che a differenza della serie D in C ci vuole un altro ritmo e che oltre alla fase offensiva ci vuole grande applicazione nella fase difensiva”.

Acori non vuole sentire parlare di mercato. “Io sono concentrato sulle partite di fine novembre e su quelle di dicembre. Non penso al mercato, c’è il direttore sportivo per quello. Io ho grande fiducia in questo gruppo. Voglio vedere i miglioramenti che facciamo perché secondo me possiamo migliorare molto, voglio vedere che tutti i ragazzi prendano sempre di più una condizione sia mentale che fisica migliore e poi vediamo dove possiamo arrivare”.

Domani potrebbe esserci spazio per il bomber biancorosso degli ultimi due anni. “Buonaventura adesso sta bene e domani penso possa essere, o dall’inizio o subentrando, molto utile alla squadra”.

Il Rimini non ha subito gol in tre delle ultime quattro partite giocate. “Abbiamo cambiato un po’ il sistema di gioco. Ho molto rispetto per Luca (Righetti, ndr) e anche ai ragazzi non chiedo quello che è cambiato. Propongo quello che conosco e che secondo me va meglio. La difesa a quattro sta andando bene, adesso è molto aiutata sia dai centrocampisti che dagli attaccanti”.

L’attacco invece stenta a trovare la via del gol. “Nella fase offensiva dobbiamo migliorare. Ma si sa che nel calcio è più facile spiegare la fase difensiva che quella offensiva, per la quale ci vuole più tempo. Ci vuole anche la fantasia. Non dico che non abbiamo queste caratteristiche, ma dobbiamo fare più conclusioni in porta, da parte di tutti, non solo degli attaccanti”.

Il tecnico della scalata in B del Rimini sta ritrovando il “suo” pubblico. “A Ravenna siamo stati caricati molto dal pubblico, c’erano più di 300 nostri tifosi al seguito. I tifosi del Rimini devono tornare ad essere innamorati della squadra e noi dobbiamo dare molto. Solo creando quelle sinergie si può fare un campionato importante. I ragazzi sono giovani, devono avere anche la mentalità di andare a stupire. Devono pensare che sono ragazzi che possono fare carriera, perché ne hanno le doti, ma devono essere applicati per fare questo lavoro, che non è un lavoro ma un divertimento che poi è diventato lavoro, ed è il massimo per una persona”.

Calcio d’inizio domenica alle 14:30.

La conferenza stampa integrale:
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