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Attualità Regione

Aziende del settore gioco chiedono stato di crisi. La Regione: "Andiamo avanti"

di Serena Saporito   
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mar 20 nov 2018 18:19 ~ ultimo agg. 19:25
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Nessun passo indietro sulla lotta alle ludopatie. Questa la risposta della Regione Emilia Romagna alla richiesta di stato di crisi per le aziende del settore del gioco.

Queste avevano inviato alla Regione una lettera per spiegare le difficoltà sorte con l’introduzione del distanziometro previsto dalla legge regionale, ovvero delle disposizioni in base a cui non si possono aprire esercizi in cui si pratica il gioco d’azzardo entro 500 metri da luoghi sensibili come scuole, ospedali e centri di aggregazione giovanile. Secondo le associazioni di categoria, le reti illegali si starebbero preparando a rientrare nel business del gioco. Le associazioni, inoltre, avevano segnalato la problematica della ricollocazione dei lavoratori del settore licenziati.

Decisa la risposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute Venturi“Abbiamo ascoltato i lavoratori, le loro preoccupazioni, così come comprendiamo le esigenze delle imprese, ma la lotta alle ludopatie per noi viene prima di ogni altra cosa”.  Sulla questione dei lavoratori: “Se davvero, e speriamo non sia così, si porrà un problema di perdita di posti di lavoro, non ci tireremo indietro nel trovare soluzioni condivise”. I sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucus-Uil avevano incontrato il direttore generale dell’assessorato regionale, Licia Petropulacos.

Venturi chiarisce inoltre: “Non ci sarà alcuna retromarcia rispetto ai divieti che abbiamo introdotto con la normativa regionale- prosegue Venturi- e quindi entro 500 metri da scuole, ospedali e centri di aggregazione giovanile non è più possibile aprire nuove Sale bingo e Sale scommesse, né installare nuove macchinette negli esercizi pubblici. Così come tutte le Sale Bingo e Videolottery che attualmente sono entro il limite dei 500 dovranno spostare la propria sede, o eliminare le slot machine, entro sei mesi dal momento in cui i Comuni avranno portato a termine la mappatura dei luoghi sensibili sul territorio”.