Indietro
menu
La voce della Cento Fiori

Agguati in casa accoglienza. Cento Fiori: violenza vigliacca, continueremo nostra missione

In foto: accoglienza migranti, Sprar
accoglienza migranti, Sprar
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 3 nov 2018 15:04 ~ ultimo agg. 6 nov 10:11
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Anche di fronte alla rabbia che ci suscitano questi atti vigliacchi, continueremo con responsabilità la nostra missione. Così si conclude il messaggio con cui la Cooperativa Cento Fiori ringrazia chi in queste ore ha espresso la propria solidarietà dopo la notizia dell’agguato della notte del 31 ottobre nella ex scuola di Spadarolo dove la Cooperativa accoglie 13 richiedenti asilo. La Cento Fiori, ripercorrendo quanto accaduto nella notte, dice di aver messo a disposizione dei carabinieri tutte le proprie risorse ed in particolare il riserbo. “Un riserbo dovuto anche ai nostri ospiti e colleghi, già vittime di una violenza assurda e vigliacca nella loro casa, e che non meritano ulteriori tensioni che il clamore mediatico inevitabilmente porta”.

La nota della cooperativa Cento Fiori

Come ormai sapete nei giorni scorsi un Centro di Accoglienza Straordinario (Cas) per migranti da noi gestito ha subito alcuni attacchi, l’ultimo dei quali particolarmente grave: una bomba carta (o un grosso petardo) è stato fatto esplodere la notte di Halloween verso le l’una e 30 sulla soglia della casa. Nonostante il gesto gravissimo, nessuno dei nostri ospiti o colleghi è rimasto ferito, abbiamo registrato solo un po’ di danni al portone. E’ inutile utilizzare paroloni, potete immaginare lo spavento dei nostri 13 ospiti e dei due custodi che abitano la struttura, svegliati nel cuore della notte da un boato che ha fatto vibrare la loro e nostra casa.
Come sempre è accaduto (anche di fronte al più lieve atto di intolleranza) abbiamo immediatamente allertato i carabinieri, mettendo a disposizione tutte le nostre risorse, anche e sopratutto il riserbo per aiutare in tutti i modi gli investigatori a prendere il o gli autori di questi gesti odiosi e inaccettabili. Un riserbo dovuto anche ai nostri ospiti e colleghi, già vittime di una violenza assurda e vigliacca nella loro casa, e che non meritano ulteriori tensioni che il clamore mediatico inevitabilmente porta. Siamo una struttura che da oltre 35 anni fa dell’accoglienza e dell’aiuto la propria missione, dapprima nella lotta alle dipendenze, con la Comunità di Vallecchio e le altre strutture, ora anche a chi sfugge da situazioni tragiche e ai drammi delle guerre.

In queste ore abbiamo cercato di dimostrare a chi vive e lavora nel Cas di Spadarolo la nostra vicinanza, con la presenza fisica di tutti gli educatori impegnati nel settore migranti, aumentando la presenza quotidiana e creando dei momenti di solidarietà tra noi. Da più parti stanno arrivando messaggi e segnali di solidarietà, a cominciare dalle istituzioni e dall’amministrazione Comunale di Rimini per bocca del vicesindaco Gloria Lisi, per proseguire con il mondo cooperativo, associativo, amici e colleghi. Vi ringraziamo tutti.

Qualcuno ci chiede anche di creare momenti pubblici. Saranno i nostri ospiti a decidere se e come organizzare, eventualmente, ogni iniziativa futura: siamo una cooperativa sociale che fa accoglienza e inclusione, che protegge le persone a lei affidate. Anche di fronte alla rabbia che ci suscitano questi atti vigliacchi, continueremo con responsabilità la nostra missione.

Cooperativa Sociale Cento Fiori, Rimini