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Cronaca Rimini

Guerra di Halloween tra pierre, interviene il SILB: "Fenomeno preoccupante"

In foto: Gianni Indino
Gianni Indino
di Redazione   
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mer 31 ott 2018 13:01 ~ ultimo agg. 13:55
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Ci sarebbe in corso una guerra aperta tra pierre di alcune discoteche della Riviera per accaparrarsi i clienti per Halloween. Come riporta l’edizione odierna del Resto del Carlino, un 23enne di Santarcangelo, che lavora come pierre per una discoteca del Riminese, ha denunciato ai carabinieri l’aggressione subita domenica scorsa a Riccione da parte di cinque colleghi. Il giovane sarebbe stato preso a pugni e minacciato con un coltello. All’origine dell’agguato, secondo la vittima, la spietata concorrenza per accaparrarsi clienti in vista della serata di Halloween, che si festeggerà questa sera. A tal proposito è intervenuto questa mattina il presidente del SILB regionale Gianni Indino, che ha auspicato “un intervento forte e deciso da parte delle autorità” e convocato per i prossimi giorni “un consiglio direttivo straordinario del SILB provinciale per prendere decisioni importanti e mi auguro definitive per cercare di stroncare questo fenomeno e questa guerra tra delinquenti, perché non si può usare altro termine considerate le condizioni in cui è stato ridotto il malcapitato ragazzo santarcangiolese”.

Per Indino “la crisi delle discoteche ha fatto sì che molti imprenditori si ‘vendessero’ a gruppi di pierre organizzati per riempire i propri locali, trascurando quello che negli anni passati è stato il leit motiv degli imprenditori della notte: innovazione, qualità dell’offerta sia artistica sia dei prodotti, locali ammiccanti e accoglienti. Si è passati dalla ricerca, dalla fantasia, dall’estro della proposta ad un appiattimento su posizioni meno impegnative, affidando la gestione dei locali a questi pierre. Che, parte di loro, sono gli stessi che vendono all’uscita delle stazioni ferroviarie, nei treni, per strada, negli hotel, proposte di consumo di alcolici di scarsissima qualità e a prezzi bassissimi in locali conniventi (alcuni dei quali l’estate scorsa sono stati chiusi dalle forze dell’ordine con nostra grande soddisfazione). Oggi è giunto il momento di dire basta”.