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Cronaca Rimini

Molo Street Parade. Erbetta: sicurezza da rivedere

In foto: Molo Street Parade
Molo Street Parade
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 1 lug 2018 15:05
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Sulla serata alla Molo Street Parade (vedi notizia) arriva il commenta del consigliere di Patto Civico Mario Erbetta, che ieri sera, insieme a moglie e figlia, ha partecipato all’evento, assistendo da vicino al fuggi fuggi causato dallo spray al peperoncino, spruzzato sulla folla da qualche sconsiderato: “istanti da film apocalittico”.

“Ieri sera con mia moglie e mia figlia e altre due coppie e un ragazzo siamo andati alla Molo e ci siamo ritrovati in mezzo al fuggi fuggi a causa della nube di gas urticante che intorno alle 22.50 si è espansa dalla zona davanti alla barca del  Coconuts. Sono stati degli istanti da film apocalittico. Eravamo in fila indiana e con mia figlia vediamo un fuggi fuggi di ragazzi che si mettevano le mani e le magliette sulla faccia e urlando si dirigevano verso la spiaggia. Immediatamente mettevo la mano sulla bocca di mia figlia e urlavo a mia moglie e ai miei di amici trattenere il respiro e di coprirsi la faccia con le maglie. La folla all’improvviso si accalcava cercando di fuggire ma era tutto transennato e io per evitare che schiacciassero i bambini li ho fatti entrare nel bar che aveva una uscita sulla spiaggia e scavalcando il piccolo muretto li ho portati sulla spiaggia vicino al mare per poter respirare aria pulita. Inizialmente ho pensato anche ad un un attacco terroristico o a un gas andato a male delle macchine del fumo e solo quando ho parlato con i poliziotti, incontrati verso l’uscita, sono stato informato che era gas urticante. Tutto questo mi ha fatto riflettere su questi eventi e la loro organizzazione. Io per anni ho organizzato eventi in discoteca facendo anche 10.000 presenze in una notte e vi garantisco che la gestione di tale eventi non è facile. Che sia stato un grande evento e che anche di questo ha bisogno Rimini non ho alcun dubbio. Ma l’organizzazione della sicurezza mi ha lasciato perplesso, essendo del mestiere. La prima cosa che ho pensato è che fare un recinto per controllare gli accessi ma non lasciando via di fuga verso la spiaggia e il mare in caso di un vero attacco terroristico ci avrebbe condannati tutti. I controlli dei security all’ingresso erano inutili perché organizzati male

1) non hanno posto transenne a serpentine per incanalare la gente e poterla controllare con calma (l’imbuto creato all’ingresso ha creato grossi problemi di calca al momento della chiusura degli ingressi) 2) poca luce per poter controllare meglio le borse e mancanza di torce allo scopo 3) nessun metal detector per controlli specifici 4) personale inadatto, formato o da massaie prestate al lavoro, o persone anziane o da ragazzotti inesperti e senza prestanza fisica.. Solo la presenza delle unita’ cinofile della Polizia ha dato un po’ di sostanza ai controlli ma solo in tarda serata. Insomma ben si capisce come le bombolette urticante siano riuscite a passare senza alcun controllo. Ma la cosa che mi ha lasciato ancora più perplesso è la mancanza di controlli sotto le barche tra la gente. In discoteca la regola numero uno era quella che i buttafuori dovevano essere posizionati agli angoli della pista in posizione rialzata in modo da poter intervenire in caso di emergenza. Ieri non vi era la un controllo tra le barche ed e’ stato un errore che ha favorito 4 balordi che hanno giocato a fare gli attentatori come avvenne a Torino ma dagli esiti più Fausti. Infatti nessuno è intervenuto durante il fuggi fuggi e la situazione si è dovuta sistemare da sola. Insomma un bell’evento ma il piano sicurezza è stato deficitario, tutto concentrato all’esterno e non all’interno. Bisogna imparare dagli altri: a Melpignano sono stato due volte alla notte della Taranta con un afflusso di 100/200 mila persone a volta. I controlli interni ed esterni erano perfetti e non e mai accaduto nulla. Bisogna migliorarsi per il futuro”.