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Rimini Vita della Chiesa

In Seminario l'anteprima del "Colpo di lancia" di Elvis Spadoni

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 7 gen 2015 11:05
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Domenica alle 16.30 al Seminario Vescovile “don Oreste Benzi” di Rimini, in via Covignano 259, l’artista
urbinate Elvis Spadoni presenterà in anteprima il dipinto della serie Biblia Pauperum dedicato al “Colpo di Lancia”.

La Biblia Pauperum era un modo di supplire alle difficoltà che si frapponevano tra l’uomo del popolo (il “povero”) e la lettura diretta dei testi sacri, come l’analfabetismo diffuso e il costo proibitivo dei libri, è anche il titolo di una raccolta di tavole xilografiche che raccontano la vita di Gesù ad ogni episodio illustrato vengono affiancati due brani presi dall’Antico Testamento.
L’obiettivo di questa operazione è quello di presentare visivamente la teoria interpretativa cristiana.
La costruzione del dipinto di cui si parlerà nasce dalla tavola 26 della Biblia Pauperum dedicata all’episodio del colpo di lancia inferto al crocifisso da un centurione e al seguito del quale sgorgarono dal costato sangue e acqua (Gv 19,34). A questo brano evangelico la tavola affianca a sinistra l’episodio della creazione di Eva (Gen 2) e destra il momento in cui Mosè percuote una roccia con il bastone e ne fa scaturire acqua per il popolo (Es 17).
Il quadro inoltre è stato realizzato prendendo spunto anche dalla lettura dei capitoli 11-15 della lettera ai Corinzi che tratta perlopiù di tematiche ecclesiali.
L’analisi del quadro può essere distinta in due momenti, il primo potrebbe essere definito l’attimo sorgivo della Chiesa, il suo “principio” o, ancora meglio, la sua nascita. Il secondo potrebbe essere riassunto nella Chiesa come sposa del Cristo.
Scena chiave dunque per la connotazione del dipinto in un contesto ecclesiale è la Creazione di Eva.
Anche Dante, quando nel XIII canto del Paradiso, evoca le figure del Cristo e di Adamo in una disputa sugli uomini più sapienti, li richiama con una parafrasi che li appaia in base a questo episodio:
“Tu credi che nel petto onde la costa si trasse per formar la bella guancia il cui palato a tutto ‘l mondo costa
e in quel che forato da la lancia
e prima e poscia tanto soddisfece che d’ogne colpa vince la bilancia…”