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A 100 anni dalla prima guerra mondiale: 100 città italiane per la pace

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ven 20 giu 2014 11:11 ~ ultimo agg. 00:00
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A cento anni dallo scoppio della prima guerra mondiale, le Nazioni Unite hanno finalmente avviato le procedure per riconoscere la Pace quale diritto fondamentale della persona e dei popoli.
Si tratta di una straordinaria opportunità per impegnare gli Stati ad agire con maggiore determinazione e coerenza in favore della sicurezza umana, di un disarmo reale, della risoluzione pacifica dei conflitti in corso, del rafforzamento democratico delle istituzioni internazionali, della costruzione del sistema di sicurezza collettiva previsto dalla Carta delle Nazioni Unite fondato sul rigoroso rispetto di tutti i diritti umani per tutti.

Per sostenere questa importante iniziativa dell’ONU, una delegazione di amministratori locali, del Centro Diritti Umani dell’Università di Padova e del Comitato promotore della Marcia Perugia-Assisi si recherà a Ginevra per consegnare le prime 100 delibere approvate dagli Enti Locali italiani a favore del riconoscimento del diritto alla pace.

Lunedì 23 giugno, a partire dalle ore 10.00, le delibere saranno consegnate al Presidente del Gruppo di lavoro intergovernativo del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, Ambasciatore Christian Guillermet Fernandez, al Capo della Missione Permanente dell’Italia, Ambasciatore Maurizio Enrico Serra, all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Navanethem Pillay, e a S.E. Mons. Silvano M. Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite.

Negli ultimi vent’anni, migliaia di Comuni, Province e Regioni italiane hanno esplicitamente inserito negli statuti e nelle leggi il riconoscimento della pace come un diritto umano fondamentale anticipando, come in nessun’altra parte del mondo, il progetto delle Nazioni Unite.
L’iniziativa è parte della Campagna internazionale per il riconoscimento del Diritto umano alla Pace promossa dal Centro Diritti Umani e dalla Cattedra UNESCO Diritti Umani, Democrazia e Pace dell’Università di Padova, dai Francescani del Sacro Convento di San Francesco Assisi, dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, dalla Tavola della pace e dalla Rete della PerugiAssisi.