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Rimini

Bilancio della Fondazione Fellini in commissione. Chicchi: rimetto il mandato

In foto: Nel giro di tre anni i finanziamenti dal ministero sono passati da 170mila a 65mila euro, quelli di Cinecittà si sono praticamente azzerati, così come sono venuti meno 30mila euro per il Premio Fellini da parte della Provincia.
Nel giro di tre anni i finanziamenti dal ministero sono passati da 170mila a 65mila euro, quelli di Cinecittà si sono praticamente azzerati, così come sono venuti meno 30mila euro per il Premio Fellini da parte della Provincia.
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lun 22 feb 2010 19:04 ~ ultimo agg. 00:00
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Ci sarebbe quindi la crisi economica dietro ai debiti della Fondazione Fellini di Rimini il cui bilancio è stato oggi argomento della quarta commissione consiliare del comune.
Presenti il vicepresidente della Fondazione Giuseppe Chicchi, il direttore Vittorio Boarini e l’assessore alla cultura del comune, Antonella Beltrami che ha annunciato un più rigido controllo dei costi per il futuro (“ma alla Fondazione non possiamo rinunciare” ha detto).
Il bilancio della Fondazione parla di oltre 240mila euro di debiti verso fornitori e 100mila verso la Banca Carim per fidi.
A questi si aggiungono i debiti consolidati (un residuo di 44mila euro per apertura di credito con la Carim e 99mila di debito verso l’Agenzia delle Entrate). A complicare la situazione della Fondazione, hanno detto sia il vicepresidente che il direttore, ci sarebbe quindi il taglio che molte realtà pubbliche (governo in testa) stanno effettuado sulla cultura. “Poi – ha detto Boarini – sono finiti nel passivo anche i 90mila euro di spese per il museo Fellini che avremmo dovuto spalmare fino al 2012 ma abbiamo invece dovuto subito pagare dopo lo sfratto dalla vecchia sede”.
Capitolo dipendenti: sono solo 3 a tempo indeterminato, di cui uno part time.

Tra i soci, comune, provincia, Fondazione Carim (tutti per 50mila euro) e Aeradria (per 20mila) hanno regolarmente pagato la quota associativa, mentre Cinecittà spa ha versato nel 2009 solo mille euro rispetto ai 25mila previsti. Nei contributi per iniziative spiccano i -35mila del Ministero (da 100mila a 65mila), i – 30mila della provincia (da 30mila a 0), i – 15mila della Cna (da 15mila a 0) e i -15mila delle sponsorizzazioni private.

“La proposta che insieme agli enti locali si sta costruendo – ha detto Giuseppe Chicchi ai microfoni di IcaroTv – è quella di consolidare questo debito e spalmarlo in più anni come, tra l’altro, accaduto anche per Santarcangelo dei Teatri.”
“Il momento è obiettivamente difficile – ha proseguito – ma lo è perchè sono in difficoltà i soci della Fondazione sulla quale quindi rimbalza questa crisi. E’ ovvio che le prospettive cambiano ma non è pensabile fare un passo indietro sulla Fondazione perchè fra due o tre anno aprirà la Casa Fellini al Fulgor perchè altrimenti questa resterà vuota.”

Il bilancio di previsione 2010 della Fondazione prevede un avanzo di 26mila euro e questo grazie ad un cambio di mission. “Noi dobbaiamo proporre qualcosa di nuovo – ha spiegato Chicchi – e questo è la valorizzazione del patrimonio di Fellini che abbiamo in nostro possesso. Quindi facendo più mostre potremmo ottenere denaro da reinvestire nell’attività della Fondazione. E’ necessario però fare anche alcune verifiche sui diritti degli eredi e accordarsi con loro”.

Intanto dopo 15 anni, Chicchi ha anche annunciato di voler rimettere il mandato. “La Fondazione l’ho fatta nascere 15 anni fa con Maddalena Fellini e ci sono sempre stato dentro. Adesso, anche se a malincuore, credo sia giunto il momento di lasciare il posto ad altri”.

A fine anno scadrà anche il mandato del direttore Boarini, da 10 anni ai vertici della Fondazione.

Per riassestare la situazione servirebbero circa 300mila euro. Abbiamo intervistato Giuseppe Chicchi, vicepresidente della Fondazione Fellini.

Newsrimini.it