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Provincia Rimini Social

Tutela infanzia e adolescenza: pronto l'Accordo Programma Distretto Nord

In foto: Questa mattina il Comitato di Distretto sanitario Nord ha licenziato l’Accordo di Programma relativo alla tutela dell’infanzia, dell’adolescenza e delle responsabilità familiari che dovrà nelle prossime settimane essere ratificato dai Consigli Comunali interessati.
Questa mattina il Comitato di Distretto sanitario Nord ha licenziato l’Accordo di Programma relativo alla tutela dell’infanzia, dell’adolescenza e delle responsabilità familiari che dovrà nelle prossime settimane essere ratificato dai Consigli Comunali interessati.
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mer 15 mar 2006 17:27 ~ ultimo agg. 00:00
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Il Comitato comprende, oltre all’Ausl, i Comuni di Rimini, Santarcangelo, Bellaria Igea Marina, Poggio Berni, Torriana e Verucchio.
Il documento, frutto di 33 incontri con tutto il mondo del volontariato riminese che hanno visto la partecipazione di oltre 100 soggetti ‘portatori di interesse’ – spiega una nota del Comune di Rimini – ha alla base la condivisione di una serie di principi che in sintesi sono:
Ø la cultura per l’infanzia e l’adolescenza quali ambiti di crescita e sviluppo per il benessere sociale della comunità intera, da incentivare e supportare con interventi mirati, integrati e coordinati;

Ø la cultura della solidarietà e dell’accoglienza quale fonte ispiratrice per il supporto, la valorizzazione ed il potenziamento di tutte le forme di espressione provenienti dalla comunità (soggetti, famiglie, gruppi, etc);

Ø la concezione dell’utente come persona che ha bisogno di una presa in carico globale che garantisca l’unitarietà degli interventi e dei servizi di cura, di assistenza e riabilitazione, ovunque siano collocate le competenze idonee ad attivarli;

Ø la conseguente integrazione delle funzioni da tradurre nella organizzazione dei servizi di rete;

Ø il riconoscimento di significatività degli interventi quando programmati sul contesto globale di vita del soggetto, intendendo nello specifico, quale ambito privilegiato il contesto famigliare le cui risorse vanno appropriamente valorizzate;

Ø le responsabilità familiari come settore d’intervento specifico, non solo per rispondere a segnali di disagio ma anche per sviluppare quelle competenze genitoriali facenti parte della quotidianità delle famiglie;

Ø il concepire gli interventi e i servizi come risposte creative e flessibili, a bisogni differenziati intesi come diritti.

Lo Sportello Sociale Professionale, a titolarità comunale e in stretta collaborazione con i servizi dell’Azienda Usl, concorre con con tutti i soggetti preposti, al potenziamento della rete e alla costruzione di percorsi risolutivi dei bisogni espressi dai cittadini.

La collaborazione, prevede, nello specifico:

q un coordinamento sul piano della gestione operativa dell’attività complessiva e di raccordo istituzionale;

q una consulenza specialistica di primo livello diretta dal Responsabile del Servizio Integrato Disagio Psicosociale e Disabilità Mentale con la finalità di procedere alla presa in carico da parte dei servizi Aziendali secondo una prassi definita;

q una consulenza di secondo livello attraverso un’ Équipe Multiprofessionale con il compito di:

– valutare le situazioni multiproblematiche e/o i bisogni complessi,

– coinvolgere e fare rete tra tutti i servizi competenti nel caso specifico,

– individuare il servizio che deve assumere la responsabilità del caso ed assegnarlo.