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Province sportive: Rimini 17esima ma prima per 'appeal'. Brasini lancia appello a privati

In foto: pubblico a Misano per la MotoGp 2015 - photo PETRANGELI
pubblico a Misano per la MotoGp 2015 - photo PETRANGELI
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 14 ago 2017 10:43 ~ ultimo agg. 15 ago 11:35
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Rimini si posiziona al 17esimo posto nella classifica delle province più sportive d’Italia (43 posizioni in più rispetto al 2013, mentre lo scorso anno era 26esima) e si guadagna la vetta del nuovo indicatore inserito dal Sole 24 Ore, quello che misura il grado di attrattività dello sport nei diversi territori. Rapportando gli eventi alla popolazione e alla dimensione, Rimini si posiziona davanti a Trento, Siena e Imperia. A far pendere l’ago della bilancia sulla provincia romagnola sono, ad esempio, i tanti appuntamenti motoristici (Moto Gp e Superbike su tutti, a Misano), quelli nazionali del nuoto (a Riccione), la Champions del baseball. Per redigere la classifica sono state prese in esame tutte le manifestazioni dal 2012 al 2016. Milano si trova in testa per numero/qualità dei grandi eventi ma Rimini, anche a livello assoluto, si difende bene con un lusinghiero quinto posto (alle spalle anche di Roma, Trento e Torino).
Gli altri indicatori presi in esame per la classifica generale sono: gli sport di squadra (Rimini è 49esima), gli sport individuali (73esima, ma prima alla voce “motori”), sport e società (sesta, ma in vetta alla voce “sport e turismo”). La provincia riminese è quarta in Emilia Romagna dopo Bologna (9°), Modena (12°) e Parma (16°).

Soddisfatto l’assessore allo sport del comune di Rimini Gian Luca Brasini che pone l’accento anche sul 13esimo posto per numero di tesserato Coni e lancia un appello ai privati. “Per completare il quadro – dice – manca il consolidamento delle società sportive cittadine di vertice spesso appese al sacrificio di qualche singolo imprenditore”. Secondo l’assessore serve un segnale di risveglio da parte dell’imprenditoria privata che “consentirebbe a Rimini di fare il salto di qualità”. “Magari – conclude – senza promesse o roboanti annunci, ma con una seria e costante programmazione sostenuta attraverso un progetto condiviso.”


Il commento dell’assessore allo sport del Comune di Rimini Gian Luca Brasini

“Quest’anno inoltre l’Indice di sportività ha inserito un altro particolare indicatore, a mio parere molto rilevante. Si tratta di un parametro che valuta le località che hanno ospitato eventi sportivi di livello internazionale o di rilevanza nazionale, andando cioè a misurare l’appeal dello sport nelle diverse province. Rimini è al primo posto di questo speciale indicatore: se infatti la provincia di Milano è la prima per numero e qualità di eventi sportivi in assoluto, Rimini guida l’indice di attrattività, valore che rapporta gli eventi alla popolazione e alla dimensione territoriale, piazzandosi davanti ai territori di Trento e Siena. Pur prendendo queste classifiche per il valore che hanno, puramente indicativo, l’inserimento di questo nuovo parametro nell’Indice di sportività dà forza al percorso che abbiamo intrapreso, quello cioè di puntare sullo sport non solo come fattore di sviluppo indispensabile per la società e la comunità, ma anche come strumento di promozione turistica e di marketing territoriale. Non è un caso che da qualche anno a questa parte, i diversi soggetti – istituzioni, società sportive, privati – stiano investendo risorse ed energie per portare sul nostro territorio importanti eventi sportivi: penso ai tanti ospitati in Fiera, come le Final Eight di basket, Ginnastica in festa o Sportdance, ma anche al Challenge Rimini di Triathlon o quest’anno la Uefs Champions League, competizione continentale per club di Calcio a 5 Indoor. Capitolo a parte poi merita il mondo dei motori, con campionato Superbike, MotoGp, Modena Cento Ore, quali eventi di punta in una terra che su questo asset sta costruendo una vera e propria strategia turistica, attraverso la valorizzazione della Motor Valley”.

Tra i fattori positivi anche il 13esimo posto per numero di tesserati Coni, a conferma della costante crescita del movimento sportivo a cui abbiamo assistito nelle ultime cinque stagioni. Un risultato ottenuto grazie alle politiche di promozione dello sport che abbiamo messo in campo e anche attraverso il piano di riqualificazione dei 78 impianti sportivi comunali avviato negli ultimi anni: un impegno da parte del pubblico che ci consente adesso di essere una realtà di primo livello per quanto riguarda l’avviamento e la promozione della pratica sportiva e che ci pone come importante polo per il turismo legato al movimento e allo sport. Per completare il quadro però, manca un tassello, il consolidamento delle società sportive cittadine di vertice, società spesso e volentieri appese alla passione e al sacrificio di qualche singolo imprenditore. In questo caso la palla passa ai privati e l’auspicio è quello di poter assistere a qualche segnale di risveglio da parte dell’imprenditoria locale. Un cambio di passo anche da questo punto di vista consentirebbe a Rimini di fare davvero quel salto di qualità su un settore cruciale come quello dello sport. Magari senza promesse o roboanti annunci, ma con una seria e costante programmazione sostenuta attraverso un progetto condiviso.”