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Politica Rimini

Senologia in Consiglio Comunale a Rimini, le reazioni e i commenti

In foto: l'ospedale Franchini
l'ospedale Franchini
di Andrea Polazzi   
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ven 25 nov 2016 17:11 ~ ultimo agg. 26 nov 15:02
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Dopo le audizioni dei giorni scorsi in commissione ieri, alla presenza del direttore generale dell’Ausl Romagna Marcello Tonini, anche in consiglio comunale a Rimini si è parlato del documento di riorganizzazione ospedaliera e in particolare della situazione della chirurgia senologica dell’ospedale di Santarcangelo. La nuova organizzazione prevede l’esistenza di un’unica Unità operativa e di un’unica equipe, trasversale, concentrata a Forlì e dotata di tre articolazioni, una delle quali appunto a Santarcangelo. Contro questa decisione sono state raccolte 20mila firme dalle associazioni Il Punto Rosa e Crisalide e anche la politica è scesa in campo. Una seduta lunga (finita dopo le 2 di notte) e accesa. Dove il direttore Tonini ha ribadito le rassicurazioni già espresse in Commissione, a partire dal fatto che per le pazienti non cambierebbe nulla ma anche che il numero di posti letto è aumentabile in caso di necessità. Rassicurazioni che però non hanno convinto tutti.

Il consigliere di Fratelli d’Italia Gioenzo Renzi attacca il sindaco di Rimini Gnassi accusandolo di avvallare la scelta dell’azienda sanitaria. “Il nuovo piano di riorganizzazione – ribadisce Renzi – declassa formalmente e depotenzia di fatto, non solo per la riduzione dei posti letto, l’eccellenza dell’Ospedale di Santarcangelo” e l’operazione troverebbe l’appoggio dell’amministrazione rea, secondo il consigliere, di non aver accettato si sottoscrivere l’ordine del giorno unitario proposto dall’opposizione per difendere la senologia. “La battaglia non finisce qui”, commenta invece Gennaro Mauro di Uniti si Vince che accusa la maggioranza, con la quale era stato avviato un dialogo per salvaguardare il reparto del Franchini, di scarso coraggio. Secondo Mauro “il nuovo modello organizzativo si basa su logiche incomprensibili, probabilmente su indicazioni dell’assessore regionale, che non hanno nulla a che fare con i dati oggettivi”.

L’associazione Punto Rosa, presente alla seduta di ieri sera torna a condannare le scelte di Ausl e politica: “Oggi, siamo consapevoli che dobbiamo difendere anche i diritti delle donne che verranno dopo di noi. Chiediamo che un ‘Eccellenza riconosciuta a livello Nazionale venga preservata, chiediamo poche cose, quelle poche e ormai note a tutti e che ieri sera il PD e il Patto Civico di Erbetta ci hanno negato: una Unità Semplice di Chirurgia Senologica inserita dentro la Chirurgia Generale di Rimini”.

Il sindaco Gnassi rispedisce al mittente tutte le accuse: “Non essendo stato possibile votare su un Ordine del Giorno causa il mancato accordo tra i capigruppo ho chiesto, e ottenuto, alla Direzione Generale,di prendere formalmente questi impegni sulla senologia di Santarcangelo (oltre ad altri della Sanità riminesi).

  1. di salvaguardare il livello di eccellenza già raggiunto nell’area della Chirurgia senologica.
  2. Di mantenere il percorso di presa in carico delle pazienti al fine di mantenere e migliorare gli attuali indicatori di qualità
  3. Di salvaguardare il numero di interventi chirurgici le buone performance dei tempi di attesa
  4. Di mantenere la Breast Unit di Santarcangelo e quindi la perfetta integrazione tra tra tutte le funzioni quali prevenzione, diagnosi precoce, intervento, follow up.
  5. Di mantenere la certificazione EUSOMA, garanzia della valorizzazione professionale.
  6. Di mantenere in sede il chirurgo plastico
  7. Di mantenere un numero adeguato di posti letto
  8. Di predisporre gli assetti organizzativi e di governance dell’unità operativa di senologia tali da assicurare tutti i risultati sopra indicati fin qui conseguiti in termini di eccellenza delle prestazioni erogate. Questi sono i fatti”.

Il Partito Democratico che interviene attraverso il suo segretario comunale Vanni Lazzari che richiama il concetto più volte espresso da Tonini durante il consiglio comunale “nessuno perde nulla”. “Come Partito Democratico, regionale e locale – afferma Vanni Lazzari – rivendichiamo la responsabilità politica di questa scommessa al rialzo e al contempo non ci esimiamo dalla responsabilità di tenere conto dei timori e delle rivendicazioni provenienti dai cittadini, dalle associazioni e dagli stessi operatori sanitari.” Il Pd, spiega il segretario, ha chiesto a Tonini di inserire nel piano di riordino il mantenimento delle strutture “su cui si è investito raggiungendo livelli di eccellenza e allo stesso tempo continuare a ricercare i professionisti migliori che garantiscano la continuità di servizio”. “Il riferimento – spiega Vanni Lazzari – è in particolare all’unità chirurgica senologica di Santarcangelo, ma anche alla chirurgia epatica oncologica, all’unità di chirurgia toracica di Riccione, alla chirurgia oncologica utero e ovarica, al mantenimento della Cardiologia, punto di riferimento per l’angioplastica  regionale, e dell’anatomia patologica, appoggio imprescindibile per la diagnosi clinica delle patologie”.


 

Il commento di Marcello tonini dopo la seduta del Consiglio Comunale:

“Ho sempre avuto, e sempre avrò, il massimo rispetto nei confronti delle Istituzioni e dei cittadini, e per questo motivo non ho esitato un attimo ad
accettare l’invito a partecipare al consiglio comunale aperto sulla sanità che si è svolto ieri sera a Rimini e a ribadire i concetti e le informazioni,
relativi alla Chirurgia Senologica di Santarcangelo, nonostante fossero già stati enunciati più volte: nel consiglio comunale aperto di Santarcangelo e due
volte in commissione a Rimini.

E ieri sera ho ribadito, non senza difficoltà, quelli che sono punti fermi, rispetto a quel servizio. In primis, per le donne, le pazienti, non cambia nulla. Non diminuiranno gli interventi chirurgici. Non aumenteranno i tempi d’attesa. Il chirurgo plastico resterà in sede e continuerà a lavorare al fianco del chirurgo senologo nell’ambito di una struttura semplice. Anche se il primario sarà a Forlì non avrà alcun potere di depotenziare questo servizio. I posti letto esistenti, pur sufficienti alle esigenze attuali, saranno aumentati se ciò dovesse rendersi necessario. La Chirurgia Senologica resterà inserita nella breast unit provinciale e verrà anzi valorizzato il percorso di presa in carico delle donne del territorio che parte dalla diagnosi precoce con gli screening oncologici e la clinica, contempla eventualmente l’intervento chirurgico (previa individuazione del linfonodo sentinella grazie alla metodica del verde indocianina) con la possibilità di effettuare, dove indicata, la radioterapia intraoperatoria, quindi la chirurgia ricostruttiva e il necessario follow up.

Per di più dal sindaco Andrea Gnassi sono giunte, sempre ieri sera, precise e puntuali richieste di rassicurazione sia in ordine al servizio di Chirurgia
Senologica di Santarcangelo sia in ordine a varie altre situazioni della sanità riminese, come ad esempio il riconoscimento di sede di riferimento romagnolo
per il Dipartimento materno infantile di Rimini, lo sviluppo delle altre eccellenze sanitarie presenti sul territorio, le coperture dei primariati vacanti, la prosecuzione dell’opera di infrastrutturazione sanitaria, garanzie per il riconoscimento dello status di ospedale in zona disagiata per Novafeltria.

Richieste sulle quali mi sono impegnato personalmente, in consiglio comunale. E’ chiaro che su temi delicati come quelli relativi alla salute delle persone e
alla sofferenza legata alla malattia, anche la sola percezione di un possibile cambiamento può destare paure e sospetti, ma solo con il dialogo costruttivo e
il confronto, questi dubbi possono essere fugati. Approccio che purtroppo ieri sera è venuto meno”.