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Attualità Regione

Rimborsi APT. Grassi al contrattacco: "contro di me attacco politico"

In foto: Fabio Grassi (Newsrimini.it)
Fabio Grassi (Newsrimini.it)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 29 ago 2016 16:04 ~ ultimo agg. 16:07
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Fabio Grassi passa al contrattacco: “Dopo oltre 35 anni di vita, lavorativa e personale, spesi al servizio della Regione ed allo sviluppo del settore turistico ho rassegnato le dimissioni dall’incarico di responsabile dell’ufficio stampa di Apt Servizi non perché colpevole di chissà quale illecito, ma esclusivamente per spirito di servizio e per rispetto nei confronti di un’Azienda che non volevo vedere coinvolta in quello che è esclusivamente un attacco politico attuato tramite la mia persona, con finalità ben più ampie e sin troppo evidenti” spiega Grassi in una dichiarazione affidata all’Ansa, aggiungendo di essersi deciso a intervenire dopo aver letto nelle ultime settimane “notizie di gravi ed oltraggiose irregolarità che sarebbero state poste in essere dal sottoscritto”. Grassi tre settimane fa ha rassegnato le dimissioni dall’incarico di capo ufficio stampa e responsabile della comunicazione dell’Apt Servizi, l’Azienda di promozione turistica dell’Emilia-Romagna, dopo la vicenda di presunti rimborsi spese ottenuti illegittimamente per pranzi con giornalisti che invece non avrebbero mai partecipato.

“Non ritengo di avere commesso alcun illecito nel corso del mio incarico e men che meno mi risulta di avere arrecato qualsivoglia danno all’Azienda, che ho difeso e servito perseguendo e raggiungendo sempre i risultati che ci eravamo prefissati, ovvero la crescita di un settore, quello turistico, in relazione al quale l’Emilia Romagna da sempre si esprime in termini di assoluta eccellenza”.  “Visto che gli attacchi e le fuorvianti notizie continuano a proliferare sui giornali, provenienti da chi bene conosce la verità dei fatti, ho deciso di incaricare il mio legale di fiducia, l’avvocato Filippo Cocco, affinché si faccia piena luce su tutte le condotte che mi si vogliono contestare onde ristabilire la verità dei fatti ed il rispetto che ritengo mi siano dovuti per il lavoro fatto e i risultati ottenuti negli anni”. Il Movimento 5 Stelle, rivendicando chiarezza sul modo in cui venivano gestiti i fondi APT e il rapporto coi giornalisti, aveva annunciato un ricorso alla Corte dei conti e un esposto in Procura sul caso di Grassi.