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Rimini Sanità

Giornata mondiale del rene. Un paziente su 10 non sa di disturbo

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 15 mar 2015 20:08
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Oltre 110 persone si sono sottoposte, venerdì, allo screening sulle malattie del rene, organizzato in piazza Tre Martiri a Rimini, in occasione della “Giornata Mondiale del Rene”, dall’Unità Operativa di Nefrologia dell’Ospedale “Infermi” diretta dal dottor Angelo Rigotti, assieme alla sezione A.N.E.D. di Rimini e Riccione, la Società Italiana di Nefrologia (S.I.N.) e la Federazione Italiana del Rene (F.I.R.) e con il patrocinio del Comune di Rimini.

Ai 110 cittadini, tra i quali persone dell’est e due signore inglesi in Italia per lavoro, sono stati fatti esami delle urine e misurazione della pressione arteriosa, hanno poi avuto un colloquio coi medici, ricevuto materiale informativo sulle malattie renali e sul trapianto (editi da Aned, Sin e Fir) e compilato moduli anamnestici, in forma anonima, utili anche a fini statistici.  Quasi un 10 per cento, cioè dieci persone, erano portatori, essendone all’oscuro, di patologie nefrologiche: sono stati avviati ad un ulteriore approfondimento presso gli ambulatori divisionali dell’Unità Operativa.

Un evento analogo sarà effettuato, in data di sabato 21 marzo, dalle ore 9:30 alle ore 13:00, anche presso l’Ospedale di Novafeltria.

Il reparto di degenza di Nefrologia di Rimini ricovera dai 220 ai 250 pazienti l’anno. I tre centri di emodialisi trattano 200 pazienti residenti per un totale di 30.000 dialisi l’anno e vengono effettuate 250 dialisi l’anno d’urgenza presso i reparti di terapia intensiva. Vengono inoltre dializzati dai 140 pazienti “turisti” in dialisi vacanza (575 dialisi nel 2014). Sono 15 i pazienti in trattamento dialitico peritoneale domiciliare. E’ stato inoltre impostato un importante programma di prevenzione che spazia dalla informazione all’utenza e ai professionisti coinvolti (infermieri, medici di base, colleghi ospedalieri), all’organizzazione di vari ambulatori: quelli di primo e secondo livello sono attivabili tramite prenotazione a Cup (circa 6.000 visite l’anno). Gli ambulatori di livello superiore vengono gestiti tramite day-service in Ospedale con presa in carico completa dei pazienti (375 pazienti con insufficienza renale grave per un totale di 1.200 visite l’anno). Un ambulatorio specifico segue i pazienti portatori di trapianto renale funzionante (120 pazienti per un totale di 1.100 visite l’anno) e gestisce l’iscrizione in lista trapianto sia da cadavere, sia da donatore vivente, per i pazienti candidabili.