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San Marino

Cossiga: 'La guerra in Iraq colpo mortale all'autorevolezza dell'Onu'

In foto: "Pur dovendosi forse riconoscere la pavidità e l'incertezza delle Nazioni Unite, questo intervento militare unilaterale contro l'Iraq da parte degli Stati Uniti, del Regno Unito, dell' Australia e degli Stati della 'coalizione', ha inferto un colpo forse mortale all'autorevolezza dell'Onu".
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mar 1 apr 2003 16:25 ~ ultimo agg. 00:00
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Francesco Cossiga ha fatto questa affermazione pronunciando l’orazione ufficiale per
l’insediamento dei Capitani reggenti a San Marino. Altri effetti dell’intervento militare, secondo l’ex
Presidente della Repubblica, “una crisi profonda e forse definitiva all’interno della Alleanza Atlantica e della Nato” e quello di aver “rallentato e, forse, compromesso gravemente una rapida evoluzione dell’Unione Europea in soggetto politico autonomo e unitario anche nel campo della politica estera e in
quello della difesa”.
Cossiga, elogiando le tradizioni di San Marino, ha dedicato
l’orazione alla situazione internazionale e alla guerra. L’ex capo dello Stato ha ricordato di non essere pacifista e di poter anche comprendere le motivazioni “etiche e politiche” della guerra, che però considera “non legittima perché condotta al
di fuori dell’Onu, benché da grandi Stati e Nazioni
democratiche”.
Cossiga, che ha definito il regime di Saddam “dittatoriale e sanguinario”, si è detto convinto che l’Iraq “costituisca un grave pericolo” per le armi di distruzione di massa “di
cui potrebbe rifornire Al Qaeda o altre organizzazioni terroristiche per attaccare quelli che sono gli ormai proclamati ‘nemici’ che non sono soltanto gli Usa, il Regno Unito, ed Israele, ma anche l’Occidente, gli ebrei e i cristiani tutti”.

“Credo – ha spiegato – che la guerra possa anche essere ‘giusta’, anzi talvolta addirittura ‘doverosa’, anche la ‘guerra difensiva preventiva’”. “Dunque, in linea di principio, sarei potuto essere favorevole anche a questa guerra se non fosse mancato e non mancasse – ha però aggiunto Cossiga – un
presupposto fondamentale e imprescindibile per il rispetto del diritto internazionale: la legittimazione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”.
Il presidente emerito ha sottolineato che “per quanto si possa essere contrari ad un intervento armato unilaterale è tuttavia innegabile che la minaccia alla civiltà da parte della cricca criminale di Saddam è tragicamente reale” e ha ricordato l’impero del fondamentalismo islamico (e ogni fondamentalismo, anche cristiano) è “nemico delle libertà”.
“In guerra siamo. Illegittima certo, ma ormai in corso. Non serviranno a fermarla”, ha previsto Cossiga, le marce per la pace e le accorate parole del Pontefice; “ma non dobbiamo
permettere all’impero dispotico o alla tentazione egemonica del fondamentalismo, di ogni fondamentalismo, non solo di produrre
morte e distruzione ma anche di creare lacerazioni insanabili all’interno del mondo libero”, ha affermato l’ex presidente invitando a non trascurare “le radici comuni di libertà, di
democrazia, di moralità repubblicana e di tolleranza religiosa e civile che ci hanno permesso di essere ‘terra di molti stati’: uniti nella nostra varietà”.