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la relazione del Partito Radicale

Sovraffollamento, organico carente, autolesionismo. Ai Casetti ancora tante criticità

In foto: il carcere dei Casetti
il carcere dei Casetti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 14 mag 2024 19:33 ~ ultimo agg. 19:35
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Domenica scorsa al carcere dei Casetti di Rimini un detenuto ha assunto un pesante mix di psicofarmaci e si è salvato grazie a un agente della Polizia Penitenziaria che si è accorto del suo stato e ha subito chiamato i soccorsi: il detenuto è stato portato in ospedale e sottoposto a lacvanda gastrica. Una delle tante vicende che confermano la delicata situazione della casa circondariale di Rimini, le cui criticità sono confermate dal report elaborato dal Partito Radicale sulla scorta delle ultime visite dell’Ausl. La relazione è stata inviata da Ivan Innocenti, dei Radicali di Rimini, a sindaco, assessori e consiglieri comunali di Rimini e ai garanti dei detenuti di Rimini e della Regione.

Tra fine 2022 e inizio 2024 il sovraffollamento medio è del 123% con punte di oltre il 140% e una media di 145 detenuti presenti. Al 2 aprile erano 137. Una situazione che varia molto da sezione a sezione, con picchi del 200%. La sezione più critica è la seconda. Le sezioni a custodia attenuata risultano invece sotto utilizzate: è il caso della sezione Andromeda in cui si effettuano percorsi detentivi alternativi per i detenuti tossicodipendenti che vede un utilizzo medio del 75% della sua capacità, utilizzo che nel periodo considerato è sceso dall’83% al 58%.

Resta pesante la situazione della prima sezione. L’angolo cottura si trova all’interno dei bagni. Le celle non hanno acqua calda, i bagni sono privi di doccia e spesso separati da una semplice tenda Delle 5 docce comuni, 3 non erano utilizzabili. Locali e corridoi sono vetusti e in pessime condizioni. Dalla fine del 2022 per questa sezione sono riconosciuti i risarcimenti di pena previsti per i trattamenti inumani e degradanti in violazione della Convenzione dei Diritti dell’Uomo.

Restano pochi gli educatori, e in un carcere con la metà dei detenuti risulta essere straniera nella pianta organica non è previsto un mediatore culturale. In peggioramento la situazione della polizia penitenziaria: nella visita di dicembre, su un organico previsto di 150 unità erano in servizio 90 persone di cui solo 57 potevano svolgere servizi nelle sezioni. Il presidio medico è presente dalle 8 alle 20. E’ stato segnalato il rischio suicidiario per diversi detenuti; la presenza di psicologi varia, ma deve comunque raffrontarsi a un grosso carico di problemi psichiatrici. I casi di autolesionismo sono in media due al mese.

una visita promossa dai Radicali