Indietro
menu
almeno con 10 partecipanti

Niente più post scuola al circolo VI. Il comune propone servizio a domanda

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 22 mag 2024 17:51
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Un post scuola sperimentale, a domanda, per le scuole del VI° Circolo didattico. E’ la novità approvata dalla Giunta comunale di Rimini per il prossimo anno scolastico. Si tratta di un servizio integrativo – in accordo con la dirigenza del Circolo didattico – per coniugare le tempistiche ed esigenze lavorative e di vita delle famiglie con quelle scolastiche;  le famiglie che ne faranno richiesta,  nelle tre giornate in cui l’orario scolastico si conclude alle 13:00, potranno usufruire di un’ora aggiuntiva – comprensiva di mensa –  che sposterà l’uscita delle bambine ed i bambini alle ore 14:00.
A partire da settembre 2024, infatti, sulla base delle riorganizzazione – svolta in maniera autonoma dai singoli istituti scolastici – , il VI Circolo Didattico non garantirà più il servizio post scuola che permetteva la copertura delle attività didattiche fino alla mensa – con uscita alle 14:00 – a diverse alunne ed alunni dei plessi Casti, Rodari e Villaggio Primo Maggio. Il venire meno del servizio ha spinto un gruppo di genitori appartenenti al Circolo didattico a chiedere al Comune di poter attivare servizi complementari.
Si è quindi ipotizzata l’istituzione di un servizioa a domanda, comprensivo del consumo del pasto e con l’affidamento delle alunne e degli alunni ad un educatore professionale. L’attivazione del servizio è condizionato alla sua sostenibilità economica che prevede la partecipazione economica delle famiglie che ne faranno domanda, con una soglia minima di 10 partecipanti. In caso invece le domande superassero i posti disponibili, la delibera approvata ha definito una serie di criteri di priorità.
Commenta la vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini, Chiara Bellini: Lo strumento individuato dall’Amministrazione comunale va nella doppia direzione di sostenere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, e la valorizzazione della mensa come momento educativo e socializzante. La consapevolezza da cui siamo partiti è quella dei nuovi bisogni delle famiglie, per le quali diventa ormai strutturale la necessità di coniugare gli orari lavorativi con quelli scolastici e di vita. Per questo abbiamo ascoltato le famiglie e, in accordo con la direzione del Circolo didattica, proposto questo primo progetto sperimentale che valuteremo e cercheremo – laddove possibile – di migliorare, sviluppare e allargare”.