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Citroën o DS Automobiles

Lettere di richiamo per airbag insicuri ma manca il pezzo di ricambio

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 20 mag 2024 11:46
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Una vicenda paradossale e, potenzialmente, anche pericolosa. Anche a Rimini, fa sapere Federconsumatori, stanno arrivando le prime segnalazioni da parte di utenti che si sono visti recapitare da parte di Citroën o DS Automobiles una lettera di richiamo per il sistema di gonfiaggio degli Airbag prodotti dalla società Takata. “Le sostanze chimiche contenute in questi dispositivi di gonfiaggio potrebbero deteriorarsi nel tempo, esponendo guidatore e passeggero al rischio di rottura del dispositivo di gonfiaggi dell’Airbag con una forza eccessiva in caso di incidente, in grado di provocare gravi lesioni o morte.” – riporta la nota. L’azienda, alla luce di questo rischio, chiede ai clienti di sospendere immediatamente la guida del veicolo e rivolgersi al più presto a un riparatore autorizzato. A questo punto, evidenzia però Federconsumatori, sorge il secondo problema: gli utenti, infatti, segnalano che i riparatori riferiscono di non essere in possesso del pezzo di ricambio necessario e non possono quindi effettuare alcun intervento. Agli utenti resta una sola alternativa: o rientrare a casa con il mezzo difettoso, a proprio rischio e pericolo, o depositare il veicolo presso la concessionaria fino a data da destinarsi, in attesa dei pezzi di ricambio. Una situazione che sta causando danni e disagi a molti cittadini, spiega l’associazione, oltretutto giustamente allarmati all’idea di circolare a bordo di una vettura che rappresenta un rischio per la loro sicurezza. Federconsumatori bolla come “scorretto e irrispettoso” il fatto “che le aziende non si affrettino a porre rimedio, rendendo disponibile con la massima urgenza il pezzo di ricambio indispensabile per rimette in circolazione, in sicurezza, i veicoli interessati dal richiamo“. E’ stato richiesto a Citroën e DS Automobiles un incontro urgente per far luce sulla situazione e chiedere, quantomeno, il noleggio gratuito di vetture sostitutive o la rifusione degli eventuali costi sostenuti dall’utente a tal fine. Federconsumatori si riserva, in ogni caso, la facoltà di valutare l’intervento in altre sedi per tutelare i diritti dei cittadini coinvolti, qualora il confronto con le aziende non sia soddisfacente.