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venerdì 17 maggio 2024
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Campionato Sammarinese

Juvenes Dogana a un passo dall'impresa: vince, ma si ferma ai quarti

In foto: @FSGC
@FSGC
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 2 mag 2024 19:47
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È mancato poco, ma l’impresa è rimasta solo una pazza, seppur concreta, idea nella mente di calciatori e allenatore: la Juvenes Dogana batte 4-2 il Tre Penne, che però avanza alle semifinali playoff grazie al 3-0 dell’andata. Quando Gianmaria Borghini si avvicinava al dischetto per tirare il calcio di rigore del possibile 5-2, con ancora cinque minuti più recupero da giocare e l’inerzia della gara a favore, in casa del club di Serravalle si respirava aria di storia. Quel pallone, però, è finito fuori di un nulla, a portiere spiazzato, e lì sono terminate anche le speranze dei biancorossoblù di ribaltare clamorosamente lo 0-3 dell’andata. Eppure era veramente difficile chiedere qualcosa di più sia alla squadra, dopo le tante partite ravvicinate e visti gli infortuni pesanti degli ultimi giorni (da ultimo Riccardo Colonna, uscito con un tendine d’Achille rotto proprio in occasione del fallo da rigore subito), sia allo stesso Borghini, autore della tripletta che stava guidando la Juvenes Dogana all’impresa.

“Abbiamo chiuso con grande onore – commenta l’allenatore, Manuel Amati –. Avevamo l’obiettivo di vincere, ma abbiamo fatto molto di più. Come l’anno scorso, abbiamo incontrato i campioni uscenti ai quarti: contro La Fiorita uscimmo con uno 0-5 complessivo, quest’anno con un 4-5 e un rigore sbagliato all’87’ del ritorno che avrebbe dato vita a un forcing finale”.

Tatticamente, la Juvenes Dogana ha cambiato veste, schierandosi con un inedito 3-4-1-2, che Amati spiega così: “C’era bisogno di tenere la difesa più stretta, perché giocando all’attacco avremmo concesso contropiede e lanci lunghi. Poi c’erano due esterni di piede forte, Carlo Cisternino a sinistra e Federico Tumidei a destra, infine due punte per riempire l’area, con due centrocampisti di quantità come Davide Lisi e Colonna, alle spalle, riconquistare palloni. In più ci siamo tenuti per il secondo tempo dei giocatori capaci di saltare l’uomo, tipo Alberto Baldazzi. Tutto questo è successo ed eravamo arrivati a giocarci il finale sfiorando l’impresa. Un plauso ai ragazzi, che non mi avrebbero potuto fare regalo più bello per l’ultima partita insieme”.

L’incontro parte forte, con l’1-0 del Tre Penne al 15′, quando Lorenzo Dormi raccoglie una respinta corta di Fabio Gentilini e insacca. In mezzo alle occasioni che fioccano, la Juvenes Dogana pareggia al 45′ con la prima delle tre reti di Borghini, al termine di una combinazione sulla destra con Tumidei. La seconda arriva a inizio ripresa, grazie a una punizione su cui Alessandro Dalla Libera (in porta al posto di Mattia Migani, infortunato nel riscaldamento) non arriva. Il Tre Penne torna in parità al 62′, con un tiro dal limite di Scarponi su appoggio di Pieri, ma cinque minuti dopo segna ancora Borghini, di testa su angolo. Dopo due tentativi di Davide Merli e Giacomo Valentini, i biancorossoblù allungano grazie a un rigore trasformato da Colonna, all’84’. Neanche un giro di lancette, ed ecco il secondo rigore conquistato, quello in cui si fa male proprio Colonna, che lascia a Borghini: portiere da un lato, pallone dall’altro, ma fuori. La spinta della Juvenes Dogana, di fatto, si esaurisce qui.

“È stata una partita bellissima, sia per noi che l’abbiamo giocata, sia per chi era in tribuna a vederla – commenta Borghini –. Peccato per l’esito e peccato per quel rigore: se dicessi di essere riuscito a dormire, di notte, mentirei. Non tanto per averlo sbagliato, quanto per il rammarico di non sapere come sarebbe andata a finire se l’avessi segnato. A parte questo, siamo stati bravi a non staccare mai la spina, volevamo cercare l’impresa e chiudere al meglio una stagione il cui bilancio non può che essere positivo. Abbiamo centrato i playoff per il secondo anno e abbiamo aumentato punti, goal fatti e prestazioni con le “big”. L’unico neo è non aver centrato il settimo posto. Sicuramente confermare gran parte della squadra ha facilitato il lavoro per noi giocatori, per l’allenatore e per chi è sempre al campo a dare una mano. In merito alla mia, di stagione, sono molto contento: giocare più avanti e avere meno compiti difensivi ha aiutato, ma se ho raggiunto la doppia cifra sia in goal, sia in assist devo ringraziare il mister e i compagni”.