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Cgil e Uil

Sciopero contro le morti sul lavoro: mobilitazione anche a Rimini

In foto: Un presidio davanti alla Prefettura
Un presidio davanti alla Prefettura
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 8 apr 2024 11:30
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Giovedì 11 aprile ci sarà lo sciopero generale contro le morti sul lavoro, per ridurre le tasse su chi lavora o è in pensione e per un diverso modello nel fare impresa. Ad organizzarlo sono CGIL e UIL. L’astensione dal lavoro sarà di 4 ore al termine del turno per tutti i settori privati, ad eccezione dei settori dell’edilizia, legno, laterizi, lapidei e cemento, dove sarà di 8 ore. Nei settori dei grafici e delle telecomunicazioni, lo sciopero sarà invece nelle prime 4 ore di ogni turno. La mobilitazione toccherà anche Rimini dove è previsto alle 17 un presidio davanti alla Prefettura, in via IV Novembre.

In un volantino, i sindacati evidenziano le ragioni dello sciopero

1. ZERO MORTI SUL LAVORO
• La salute e la sicurezza sul lavoro devono essere prioritarie per tutte le imprese;
• Eliminare le leggi che hanno contribuito alla precarietà e frammentazione del lavoro nel corso degli anni;
• Abolire il subappalto a cascata e garantire pari trattamento economico e normativo per i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati;
• Potenziare le attività di vigilanza e prevenzione attraverso nuove assunzioni nell’Ispettorato del Lavoro e nelle Aziende Sanitarie Locali;
• Garantire formazione adeguata e continua per tutti i lavoratori;
• Implementare una patente a punti per le aziende che non rispettano le norme di sicurezza;
• Diritto dei lavoratori di eleggere i propri Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza in tutti i luoghi di lavoro;
• Obbligo per le imprese di rispettare i CCNL firmati dalle organizzazioni rappresentative e le norme sulla sicurezza per accedere a finanziamenti/incentivi pubblici.

2. UNA GIUSTA RIFORMA FISCALE
• Ridurre il peso fiscale sui lavoratori dipendenti e i pensionati e combattere l’evasione fiscale;
• Rendere il sistema fiscale più progressivo abolendo la flat tax e estendendo la base imponibile dell’IRPEF a tutti i redditi;
• Indicizzare le detrazioni da lavoro e da pensione all’inflazione reale e detassare gli aumenti contrattuali;
• Utilizzare le risorse recuperate per finanziare sanità, istruzione, diritti sociali e investimenti pubblici.

3. UN NUOVO MODELLO SOCIALE E DI IMPRESA
• Valorizzare il lavoro attraverso il rinnovo dei contratti nazionali e una legge sulla rappresentanza;
• Priorità alla salute e al benessere della persona;
• Promuovere un’occupazione stabile e non precaria;
• Quota 41 e riforma delle pensioni in direzione di un sistema che garantisca meccanismi di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro;
• Rilancio degli investimenti pubblici e privati per innovare il sistema produttivo e raggiungere la piena occupazione, specialmente nel Mezzogiorno.