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meno imprese, più Cig

Per il settore costruzioni una brusca frenata: numeri in forte calo

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 14 apr 2024 10:13 ~ ultimo agg. 18:17
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Se il 2023 si sono registrati preoccupanti scricchiolii, il 2024 segnerà una brusca e preoccupante frenata. Il settore costruzioni anche in provincia di Rimini non sta vivendo un momento semplice: in base agli ultimi scenari economici di Prometeia (gennaio 2024), il 2023 si è chiuso con una diminuzione del valore aggiunto dello 0,9% e un contestuale aumento delle unità di lavoro (+2%). Per il 2024, rileva però l’analisi della Camera di Commercio, la previsione resta negativa per la ricchezza creata (‑4,3%) e lo diventa anche per le unità di lavoro (‑0,9%). Al 31 dicembre 2023 le imprese edili riminesi attive sono 5.089, il 14,8% del totale con un calo del 4,4% rispetto a 12 mesi prima, peggio di quanto registrato a livello regionale e nazionale. Nel dettaglio, calano del 4,2% le imprese dedite ai “Lavori di costruzione specializzati” e del 5,2% le imprese dedite alla “Costruzione di edifici”  mentre aumentano del 7,7% quelle di “Ingegneria civile” (che restano però in netta minoranza). Oltre il 96% delle aziende ha una dimensione media di 1,6 addetti; il 3,7% ha una dimensione media di 17 addetti e le restanti (sono quattordici) hanno mediamente 76 addetti. Il 63,9% delle imprese attive edili è costituito da ditte individuali, mentre le società di capitale sono il 24,1%. Inoltre, nelle Costruzioni, ben il 77,7% delle imprese attive è artigiana. Forte la componente straniera: il 27,6% degli imprenditori del settore. In prevalenza sono albanesi (39,5%), rumeni (19,6%) e macedoni (6,6%). Il 70,1% degli stranieri ha meno di 50 anni contro il 35,6% degli italiani.

Dalle indagini sulla congiuntura emerge un 2023 positivo per il fatturato (+1,1%) anche se con una crescita inferiore a quella regionale (+1,9%). Secondo i dati forniti dalle Casse Edili e riferiti all’annata he va da ottobre 2022 a settembre 2023, risulta stabile il numero totale dei dipendenti per i quali sono stati fatti versamenti presso tali organizzazioni (+0,1% rispetto alla precedente). Aumentano le ore versate dalle 1.072 imprese iscritte: oltre 6,2 milioni (+4,9% rispetto al periodo precedente). Infine, cresce (+4,8%) anche la media per dipendente delle ore lavorate annualmente.

Nel 2023 la Cassa Integrazione Guadagni autorizzata alle imprese della provincia di Rimini operanti nel settore delle Costruzioni registra un aumento consistente (+28,7% rispetto al 2022) anche se con valori ancora inferiori a quelli rilevati nel 2019. Sul totale delle ore autorizzate la CIG del settore delle Costruzioni incide per il 3,5%.

Infine, secondo l’Osservatorio del Mercato Immobiliare la provincia di Rimini, nel 2022 (ultimo anno intero disponibile), presenta una flessione sia delle transazioni nel segmento residenziale (‑2,4%) rispetto al 2021, in controtendenza con il trend positivo regionale (+1,8%), sia delle quotazioni medie 2022 (‑2,3% rispetto all’anno precedente). Confrontando il dato provvisorio cumulato dei primi 3 trimestri del 2023 con lo stesso periodo del 2022 si rileva una diminuzione del 16,9% nel numero di contrattazioni residenziali provinciali (+8,9% se confrontato con lo stesso periodo 2019).

A livello nazionale il comparto ha fatto registrare una espansione costante per il terzo anno consecutivo e gli investimenti sono cresciuti recuperando una considerevole parte del gap produttivo causato dalla crisi ultradecennale che lo aveva messo in grave sofferenza. Anche nei nostri territori il settore ha chiuso il 2023 con segno positivo; la crescita ha riguardato tutti i comparti, ma è stata trainata soprattutto dagli investimenti nella riqualificazione abitativa. Sono stati protagonisti di questo trend positivo anche gli incentivi fiscali e il settore delle opere pubbliche attivate dal PNRR e dalla chiusura dei fondi strutturali 2014-2020. Per il 2024, però, è prevista una brusca frenata, influenzata sia dal mancato apporto espansivo della manutenzione straordinaria, sia dalla cessazione del meccanismo della cessione del credito/sconto in fattura – commenta Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna. Vista la sua particolare capacità di attivare forti incrementi di ricchezza e di impattare su numerosi comparti di produzione, il settore va osservato con particolare attenzione e va incoraggiato e sostenuto verso una maggiore innovazione. Anche questo settore deve fare i conti con i cambiamenti in atto: ai criteri di sicurezza devono essere affiancati anche attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. In questa direzione, negli ultimi anni in edilizia sono state introdotte molte tecnologie innovative, sono usati materiali sempre più sostenibili e una gestione energetica più intelligente. Tecnologie evolute, compresa l’intelligenza artificiale, quindi, possono portare vantaggi significativi alle imprese: essere di supporto per ottimizzare l’uso delle risorse, contribuendo alla riduzione dei tempi di progettazione e dei costi, ma anche per migliorare la sicurezza nei cantieri. Possono incentivare anche un nuovo approccio progettuale, che consenta di transitare il settore delle costruzioni verso modalità che garantiscano la sostenibilità ambientale”.