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inchiesta delle Fiamme Gialle

Già condannato, continua a frodare il fisco con l'edilizia. Va ai domiciliari

In foto: Guardia di Finanza
Guardia di Finanza
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 13 apr 2024 08:43 ~ ultimo agg. 11:38
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I Finanzieri del Comando Provinciale, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza emessa dalla Sezione Impugnazioni Cautelari Penali del Tribunale di Bologna, confermata dalla Corte di Cassazione, con la quale è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un pregiudicato dimorante da diversi anni nella provincia di Rimini, indagato per le ipotesi di reato di trasferimento fraudolento di valori e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

La ricostruzione, effettuata dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Rimini, ha permesso di accertare che il soggetto, già condannato per bancarotta fraudolenta e lesioni personali, gravato da carichi pendenti per emissione e utilizzo di fatture false, trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori, gravato da un debito tributario di oltre 14 milioni di euro e già sottoposto ad una misura di prevenzione personale e patrimoniale emessa dal Tribunale felsineo a seguito di accertamenti economico patrimoniali eseguiti dalle Fiamme Gialle riminesi, aveva intestato ad un prestanome le quote di una società con sede nella provincia di Rimini del settore delle costruzioni di edifici residenziali che, nel 2021 e 2022 si era prevalentemente dedicata a ristrutturazioni usufruendo del c.d. “bonus 110% e bonus facciate”.

La Procura della Repubblica, condividendo gli esiti delle investigazioni svolte dalle Fiamme Gialle, ha formulato nei confronti del pregiudicato, le ipotesi provvisorie di reato di trasferimento fraudolento di valori e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. A seguito del ricorso del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Rimini  al Tribunale Distrettuale Della Libertà di Bologna per la mancata applicazione di misure cautelari da parte del Gip, che pure riconosceva la gravità del quadro indiziario, per l’uomo sono stati disposti gli arresti domiciliari, provvedimento divenuto irrevocabile a seguito di Sentenza della Suprema Corte di Cassazione del 10.4.2024. La misura cautelare personale è stata emessa nell’ambito della fase delle indagini preliminari, sulla base delle attuali acquisizioni probatorie.

Già nel 2022, a seguito di accertamenti economico patrimoniali, all’indagato era stata applicata una misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di Rimini, nonché una misura di prevenzione patrimoniale della confisca di 9 fabbricati e 44 terreni nelle province di Rimini e Pesaro-Urbino, 6 società con sede legale in Rimini e provincia, operanti nei settori della costruzione di edifici residenziali e non residenziali, commercio al dettaglio di materiali da costruzione, fabbricazione di computer e unità periferiche, disponibilità finanziarie per 210 mila euro e crediti per oltre un milione e 800 mila euro derivanti da lavori eseguiti usufruendo dei bonus edilizi.

Nel corso delle complessive investigazioni, gli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Rimini hanno valorizzato e reso sistematico l’approccio operativo basato sul ricorso alle misure ablative previste dalla disciplina penalistica (art. 240-bis c.p.) e di prevenzione (D.Lgs. n. 159/2011), cosiddetto “doppio binario”.