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sabato 27 aprile 2024
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Calcio Serie C

Fermana-Rimini, la vigilia di Emanuele Troise

In foto: Emanuele Troise, allenatore del Rimini F.C.
Emanuele Troise, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mer 27 mar 2024 14:20 ~ ultimo agg. 28 mar 17:12
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Dopo la domenica di riposo forzato dovuta al rinvio della partita con l’Olbia (si giocherà mercoledì 3 aprile alle 20:30 al “Romeo Neri”), il Rimini torna in campo per il turno prepasquale. I biancorossi giovedì sera (calcio d’inizio alle 20:45) vanno a far visita al fanalino di coda Fermana (22 punti), reduce dalla sconfitta di Arezzo (2-0) e che ha pareggiato cinque delle ultime sette gare giocate (ultima vittoria il 26 gennaio in casa della Recanatese, 1-3). Pur con una partita in meno il Rimini è ancora in decima posizione (l’ultima utile per un posto nei play off) con 41 punti.

All’andata, il 25 novembre al “Romeo Neri”, i romagnoli si imposero 1-0 grazie al gol di Morra al 35′ del primo tempo.

“È stato un periodo che ci ha permesso innanzitutto di recuperare dopo quelle cinque partite in due settimane e ci ha permesso di lavorare al meglio per quanto riguarda gli allenamenti – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Emanuele Troise, alla vigilia – e nelle ultime sedute di riprendere quel discorso di mentalità che ci serve domani in una partita non scontata, perché è vero che la Fermana è ultima, ma è anche vero che chiaramente giocherà, come ha fatto nella partita di Arezzo, con il coltello tra i denti. Giocano in casa, è una squadra che farà di tutto per cercare di risalire qualche posizione, e sotto questo aspetto dovremo farci trovare pronti, soprattutto sotto l’aspetto psicologico, perché sarà una partita da contestualizzare in tanti suoi aspetti, vedi il campo. Ripeto: non è scontata e dovremo essere bravi in un appuntamento per noi molto importante per il proseguo del campionato”.

I risultati del fine settimana sono stati postivi perché il Rimini pur non giocando è rimasto in decima posizione. Adesso l’obiettivo è raggiungere i play off? “Ce lo siamo detti prima di Pescara: sono sette finali, e domani ancora di più perché dall’altra parte troveremo un avversario che giocherà il tutto per tutto su ogni pallone, noi dobbiamo fare altrettanto. Dobbiamo pensare di partita in partita: la prima contro il Pescara è andata bene, quella di domani ci permette intanto di arrivare pronti, vedremo poi al triplice fischio cosa saremo riusciti a raccogliere. È chiaro che per queste sei finali che restano il pensiero è rimanere positivi, nelle certezze di un potenziale che può dire ancora la sua in termini di classifica”.

I valori tecnici nei 90 minuti dovrebbero comunque venire fuori. Chi mancherà? “Per quanto riguarda le assenze dobbiamo valutare Pietrangeli, che negli ultimi giorni non è riuscito ad allenarsi causa influenza. Ieri pomeriggio abbiamo perso “Mega” (Megelaitis, ndr), nelle prossime ore farà degli accertamenti, per un fastidio muscolare, non recuperiamo ancora Marchesi e non è disponibile Rosini. Dovrebbe rientrare nella prima convocazione Oddi. Per quanto riguarda i diversi valori in campo bisogna essere bravi a farli emergere perché non è scontato. Anche la partita con l’Arezzo dice che la Fermana è una squadra viva: si parte da uno 0-0, da un risultato dove dovremo essere meritevoli e bravi a far emergere quei valori che hanno mostrato queste due squadre nel campionato. Fino ad allora, ribadisco, è una partita alla pari. Dovremo essere molto bravi, equilibrati, in tante situazioni perché è un avversario che sotto l’aspetto dell’aggressività della seconda palla e anche nell’ultimo quarto esprime delle buone qualità, ma è altrettanto vero che ti possono lasciare degli spazi e delle situazione che proveremo sfruttare per dire la nostra”.

Fermana-Rimini, la vigilia di Emanuele Troise

Le prossime due partite contro Fermana e Olbia potrebbero consegnare al Rimini i punti necessari per raggiungere il secondo obiettivo stagionale. “Quello che dicevo prima: è chiaro che sono punti importanti in ottica classifica per quello che può essere un percorso diverso, ma lo dobbiamo meritare andando lì con la giusta umiltà e la giusta mentalità, e pensando alla partita di domani e non a quella di mercoledì prossimo. Perché ci sono tante insidie, a partire dal campo, ma anche dovute alla mentalità di un avversario che giocherà il tutto per tutto. Ho sempre parlato di ambizione costante, sia sotto l’aspetto delle prestazioni, della crescita collettiva, che dal punto di vista individuale perché ognuno di noi deve ambire a fare sempre meglio, se poi alla fine questo significherà fare più punti e collocarsi in una posizione importante tanto meglio. Dovremo passare attraverso prestazioni come quella contro il Pescara e come tante altre gare disputate da questa squadra, che nel momento in cui parte da quella base forte di mentalità, quella coesione, e oggi anche da quella fiducia, allora può avere una grossa percentuale di arrivare a questi obiettivi”.

Gli obiettivi personali saranno una motivazione in più per chiudere la stagione in maniera brillante? “Deve essere un fine secondario collegato a quello di squadra perché è chiaro che ognuno di noi deve ambire e deve pretendere da sé stesso sempre di più. Però è altrettanto vero che questa squadra ha sempre dimostrato che in tante situazioni di difficoltà piuttosto che di posta in palio di un certo tipo ha messo la squadra davanti, lo ha dimostrato anche contro il Pescara per l’ennesima volta. Se saremo bravi a mettere davanti il valore, la coesione, l’amore per la squadra senza far prevalere situazioni personali, poi anche la partita con il Pescara lo ha dimostrato, con la doppietta di Morra, che è arrivato a 18 gol in campionato, questo atteggiamento paga anche in termini individuali”.

Ha parlato con la società di futuro? “Al momento no, ma credo che non sia nemmeno il momento: ci sono punti, partite e poste in palio di un certo tipo che ci devono fare stare tutti concentrati sul presente. Poi ci sarà tempo per discutere di quello che potrebbe essere il futuro”.

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