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Copertura dei posti negli asili: Rimini è già al 33% dell'obiettivo europeo

In foto: sindaco e vicesindaco (@newsrimini)
sindaco e vicesindaco (@newsrimini)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 29 mar 2024 12:43 ~ ultimo agg. 15:36
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Il Comune di Rimini ha già superato la soglia di copertura dei posti negli asili nidi del 33% prevista dagli obiettivi europei della strategia di Lisbona. A oggi sono infatti oltre mille i posti a disposizione della popolazione 3-36 mesi, e la copertura aumenterà ancora con il completamento dei tre asili finanziati dal PNRR.

In anticipo con le tempistiche previste – a fronte di un obbiettivo prefissato al 2027 – i servizi educativi riminesi dedicati ai nidi sono già oggi oltre la soglia europea prevista del 33%; solo nell’anno 2002, lo stesso tipo di copertura, si assestava all’11,9%.

Copertura dei posti negli asili: Rimini è già al 33% dell’obiettivo europeo

Il risultato, spiega il vicesindaco Chiara Bellini, è frutto di una politica amministrativa che ha messo i servizi educativi al centro del proprio bilancio e, contemporaneamente, della ricerca dei più ampi e variegati fondi pubblici – regionali, nazionali, europei – che ha permesso di anticipare l’obiettivo dichiarato, che era quello di arrivare a questo risultato entro il 2027, una volta consegnati i tre nuovi nidi attualmente in costruzione grazie ai fondi del PNRR.

Dal 2022, sfruttando diversi canali di finanziamento (bilancio comunale, fondi regionali, risorse Inps, fondi europei) le politiche per la scuola hanno permesso, da una parte, di stimolare la domanda grazie alle misure come quella del nido gratuito, e dall’altra di favorire l’offerta di posti tramite gli investimenti che hanno reso possibili importanti incentivi al sistema pubblico/privato. Il risultato è stato l’incremento sia di posti pubblici che di quelli privati, uniti da un coordinamento pubblico/privato in grado di ottimizzare risorse economiche gestione (ad esempio con una piattaforma unica di iscrizione) e comunicazione.

Grazie a queste politiche, Rimini è riuscita ad ottenere risorse aggiuntive per il potenziamento dei nidi, che andranno progressivamente a rendere sostenibili e coperti gli investimenti fatti. Dagli 84 mila euro del 2023 si arriverà al milione e 265 mila euro del 2027, passando per 123 mila in arrivo per il 2024. Complessivamente, l’investimento complessivo dell’Amministrazione comunale di Rimini per erogare i servizi di nido (compresi voucher e contributi) è stato per il 2023 di 6 milioni e 230 mila euro. Ogni posto di asilo nido ha un costo stimato di 10.000 euro l’anno.

Nel contempo l’Amministrazione Comunale negli ultimi anni ha introdotto la riduzione delle rette, applicata anche in favore dei nidi autorizzati a gestione privata ai quali il Comune destina annualmente una somma per l’abbattimento delle rette di 250 mila euro, finalizzata a sostenere i nuclei famigliari sotto un determinato valore ISEE.

Questa misura ha stimolato notevolmente la domanda, al punto che tutti i nidi privati e pubblici hanno i posti occupati. Inoltre, la maggior parte dei nidi privati ha attivato la “quota di overbooking” prevista dalla legislazione regionale che ammette la possibilità di ampliare la ricettività rispetto ai requisiti strutturali fino al 15% .  Il sistema pubblico/privato dei servizi per la prima infanzia del Comune di Rimini scontava una carenza strutturale di posti. Nel solo 2023 sono stati attivati diversi servizi aggiuntivi pubblici, fra cui 13 nuovi posti (di cui 5 per lattanti, reintroducendo questa importante sezione anche grazie all’ascolto di una rete di madri attivate sul territorio, con il quale l’Amministrazione ha avviato momenti di confronto) in convenzione con i nidi privati e, dal lato dell’offerta privata, rendendo possibile l’aumento di 60 unità (nel periodo settembre 2022 – dicembre 2023).

Nei nidi a titolarità pubblica le famiglie che hanno usufruito della gratuità sono state il 75% degli iscritti. Nei nidi privati circa il 50% delle famiglie ha usufruito degli abbattimenti tariffari finanziati con i fondi comunali (che, insieme al bonus Inps, hanno inciso in maniera significativa sulla riduzione dell’impatto economico a carico delle famiglie). In termini assoluti le famiglie riminesi interessate dalla politica sono state più di 600.