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A Rimini parte la continuità educativa di nidi e scuole infanzia fino a luglio

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 26 mar 2024 13:48 ~ ultimo agg. 27 mar 10:09
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A Rimini parte un servizio sperimentale di continuità educativa per le bambine e i bambini già iscritti e frequentanti i servizi per l’infanzia (nidi e scuole infanzia comunali) nell’a.s. 2023/2024, nel periodo estivo compreso tra il 1 e il 26 luglio. Al servizio si accederà tramite graduatoria stilata sulla base dei criteri recentemente approvati dalla Giunta comunale, con una particolare attenzione alla condizione lavorativa dei genitori. Il servizio è rivolto ad un numero ridotto degli attuali frequentanti ed è progettato partendo dalle esigenze di benessere delle bambine e dei bambini e pertanto organizzato in una logica di continuità educativa rispetto all’anno tuttora in corso. La continuità – spiega l’Amministrazione Comunale – si fonda principalmente sulla conservazione del legame relazionale con almeno un operatore (educatore-insegnante) di riferimento.  Si tratta di un servizio a pagamento con tariffa unica (ma per la quale è possibile richiedere i benefici legati al bonus inps nella fascia nidi, mentre per la fascia scuola di infanzia è possibile fare domanda per i bonus del Fondo Sociale Europeo), omnicomprensiva di mensa, con gli stessi orari e giornate già seguiti normalmente durante l’anno scolastico.

Il testo della manifestazione di interesse è scaricabile integralmente all’indirizzo:

LUGLIO 2024 – SERVIZIO DI CONTINUITA’ EDUCATIVA NIDI E SCUOLE INFANZIA COMUNALI | Comune di Rimini

Una novità, spiega Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini, “che mette al centro le bambine e i bambini, in un’ottica di continuità educativa di carattere sperimentale. Un periodo, quello interessato dal servizio – per cui, dal covid in poi, è in aumento la richiesta, la domanda e il bisogno da parte delle famiglie riminesi, che necessità di una tipologia organizzativa complessa e diversa da quella degli anni precedenti. Per questo abbiamo lavorato per offrire già da quest’anno una prima risposta sperimentale, sulla quale torneremo a lavorare per valutarla, analizzarla e migliorarla insieme a tutti gli attori coinvolti, per il prossimo futuro”.